L’Associazione Confronti interviene dopo il consiglio regionale dal quale è scaturita una risoluzione approvata all’unanimità, in difesa della banca senese

L’Associazione Confronti interviene dopo il consiglio regionale che si è svolto nei giorni scorsi, in seduta monografica su Mps, dal quale è scaturita una risoluzione approvata all’unanimità, in difesa della banca senese.

“Al Presidente Giani, dunque, il mandato del Consiglio regionale per chiedere allo Stato la ricapitalizzazione del Monte e il differimento delle scadenze per la sua privatizzazione. 

Se il Presidente sarà conseguente alle parole – che condividiamo – pronunciate di fronte all’assemblea legislativa regionale, possiamo coltivare la speranza che l’esito di questo esiziale passaggio possa generare un futuro di autonomia e ‘toscanità’ per MPS. Necessario, per l’economia e le famiglie della nostra regione. Perché è questo il tema centrale con cui confrontarsi: rilanciare una banca che è l’unico possibile motore del credito a famiglie ed imprese in Toscana.

Anche se, guardando la diretta streaming della seduta del Consiglio di mercoledì, ci siamo resi conto che non tutti lo hanno capito. Pazienza. 

Perché importante, ora, è che a quell’indirizzo venga dato seguito, con un’interlocuzione serrata con MEF e Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ma tutto questo il Presidente Giani lo sa: altrimenti non si sarebbe assunto l’onere di venire, a suo tempo, a Siena ad “impegnarsi”per la tutela della banca.

Grazie, dunque, al Consiglio regionale, per aver svolto il suo dovere, a più riprese sollecitato: difendere una risorsa per la Toscana.

Anche se, nella maggioranza di governo in Regione, qualcuno, con radici nella provincia di Siena, ha chiaramente scritto – e detto – di gradire, ora, la soluzione di mercato. 

Confermando quanto poco abbia compreso della città del Palio, della sua storia, dei suoi bisogni”.

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