Confindustria Toscana Sud, il presidente Paolo Campinoti: “Senza impresa non c’è sviluppo”
Confindustria Toscana Sud ha fissato obiettivi strategici ed azioni per gli imprenditori della Regione tramite un documento programmatico presentato, quest’oggi, dal presidente Paolo Campinoti presso la sede storica della delegazione di Siena di Confindustria Toscana Sud.
Come presidente degli imprenditori della Toscana del Sud, Campinoti ha redatto un documento capace di mettere nero su bianco gli obiettivi e gli elementi necessari affinché istituzioni, candidati politici, imprenditori e cittadini sviluppino un lavorio che dia futuro, slancio e rimodernamento alla nostra Regione dando, inoltre, un contributo al dibattito politico in vista delle elezioni regionali 2020.
“La stesura di questo documento – ha detto il presidente Paolo Campinoti – deriva dal quotidiano attualmente confuso e debole da tutti i punti di vista, a causa della crisi che tutti ci troviamo a vivere. La situazione pandemica ed il parallelo e conseguente stop forzato ci ha spinto alla composizione di questo documento programmatico – ha continuato Campinoti – perché è dalla situazione attuale che vogliamo rilanciare il nostro territorio, una nuova ripartenza per una terra eccezionale come la Toscana“.
“Vorremo che fosse un documento condiviso, raccolto e fatto proprio da tutti noi, per sviluppare al meglio il nostro territorio – ha detto il presidente Confindustria Toscana Sud – perché senza impresa non c’è sviluppo, ed è da qui che credo debba iniziare la nostra riflessione”.
L’immagine, necessaria da ricostruire, è quella di una Toscana forte, concreta, e che poggi la propria generale ricchezza sull’integrazione dei territori, sulla logica dell’impresa sostenibile e competitiva a livello internazionale: “è necessario agire in fretta – ha ammesso Campinoti – perché il tempo è una variabile fondamentale, sfruttando al massimo l’opportunità odierna degli ingenti finanziamenti europei di cui abbiamo disponibilità”.
L’approccio da adottare per rilanciare il nostro territorio quale luogo di eccellenza paesaggistica e manifatturiera “deve essere positivo e non improntato alla paura, bensì ad azioni nuove che rimettano in gioco i luoghi della Toscana del Sud, con ritmi di crescita omogenei per tutta la Regione” ha detto Paolo Campinoti quale preambolo alla presentazione del documento programmatico.
Il documento programmatico di Confindustria Toscana Sud è articolato in 10 punti, obiettivi strategici imprescindibili per lo sviluppo imprenditoriale della Regione e stimoli concreti per proiettare il nostro territorio verso un futuro 2030 positivo e sostenibile. Al primo posto la tematica dei giovani con l’incoraggiamento verso un intervento mirato su politiche che offrano nuove opportunità formative “affinché la Toscana del Sud – ha commentato Campinoti – sia, a livello lavorativo, attrazione per i più giovani, senza i quali non c’è futuro”.
A seguire, Confindustria, tramite il documento redatto, stimola verso l’incremento di un’economia circolare così come delle infrastrutture per mobilità e connettività. Al quarto punto della lista si puntualizza invece sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare e paesaggistico per attrarre nuovi turisti, lavoratori e cittadini mentre obiettivo del quinto punto, così come ha annunciato dal presidente Campinoti, è “l’incremento del livello di digitalizzazione nelle aziende della toscana del Sud per la crescita della loro competitività sui mercati locali ed internazionali”.
Sesto e settimo punto, potenziamento delle competenze individuali per accompagnare lo sviluppo tecnologico delle imprese evitando così la perdita di opportunità di lavoratori e giovani nel mercato del lavoro e potenziamento delle politiche per il settore agroindustriale.
Chiudono il documento programmatico di Confindustria Toscana Sud i tre obiettivi strategici con focus specifico per le province di Grosseto, Siena ed Arezzo: “Grosseto – ha detto il presidente Campinoti – è nel suo insieme un territorio caratterizzato da una condizione di disagio economico ed occupazionale che sta producendo effetti negativi anche a livello sociale; per tale motivo il nostro proposito è quello di far crescere gli investimenti nel settore secondario con particolare concentrazione sul manifatturiero quale forma di bilanciamento economico”.
Per la città di Siena gli interventi proposti la indicano quale futura capofila regionale nelle Scienze della vita, in particolare la farmaceutica: “Per Siena e il suo circondario – ha detto il presidente Confindustria Toscana Sud – le Scienze della vita rappresentano probabilmente la prima voce economica del territorio e tale aspetto rappresenta una possibile garanzia per Siena e per altre zone della Regione, nel congiungimento delle prospettive di crescita e sviluppo economico e sociale”.
A parlare del territorio di Arezzo e dell’obiettivo specifico per tale città, è stato nell’odierna presentazione del programma, Fabrizio Bernini. Il presidente delle delegazione di Arezzo per Confindustria Toscana Sud, ha parlato di un “imprescindibile sviluppo, per tale distretto, circa l’ambito tecnologico per i settori produttivi industriali. Ai politici – ha detto Bernini – si chiede di avere un’attenzione massima alla digitalizzazione, alla diffusione di cultura, conoscenza, storia e innovazione puntando sui giovani e sulle loro capacità”.
“Per noi, questo documento – ha dichiarato in chiusura Antonio Capone, direttore di Confindustria Toscana Sud – è un capitolo aperto: non si tratta di istanze ferme dettate da Confindustria, ma di un documento che racchiude le nostre idee affinché diventino strumento di dialogo, tenendo a mente che se si parla di sviluppo del territorio si parla, necessariamente ed implicitamente, anche di imprese”.
