Il presidente Confcommercio Siena interviene così su un tema tornato di attualità con l’anticipazione al prossimo 30 giugno della multa per gli esercenti che non dovessero accettare pagamenti con carte di credito

“Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti”. Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena, interviene così su un tema tornato di attualità con l’anticipazione al prossimo 30 giugno, rispetto alla scadenza fissata in precedenza al primo gennaio 2023, della multa (sanzione amministrativa fissa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata) per gli esercenti che non dovessero accettare pagamenti con carte di credito e di debito.

La misura fa parte  del “pacchetto” di norme fiscali inserite in un decreto di attuazione di alcuni obiettivi del Pnrr approvato dal Consiglio dei ministri. “La diffusione dei pagamenti elettronici – commenta Bernardini – va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Non da ora noi chiediamo una riduzione generalizzata degli oneri economici legati all’accettazione dei pagamenti elettronici in modo da non penalizzare imprese e professionisti tenuti al rispetto degli obblighi normativi”.

“Solo così –  fa notare Bernardini – la moneta elettronica sarà davvero accettata, evitando che, anche se solo nella percezione, sia solo un regalo fatto al mondo finanziario. Da sempre noi condividiamo l’obiettivo di andare verso l’uso del pos con aiuti concreti alle imprese. Un percorso che i Governi che si sono avvicendati in questi anni parevano accettare. Ora invece si sono anticipate le sanzioni. Ripeto: senza un intervento vero sulle commissioni, oltre il regime sanzionatorio dunque, sarà difficile raggiungere l’obiettivo che tutti vogliamo”.

“Certo, è più facile lavorare sulle sanzioni –  conclude il presidente di Confcommercio Siena – ma non può essere l’unica strada per arrivare all’ampia diffusione della moneta elettronica. Veniamo da due anni molto complicati, ora che vediamo la ripartenza il Governo deve impegnarsi a sostenere questa fase. Da questo punto di vista cashback e lotteria degli scontrini, ad esempio, non servono. Aiutiamo chi deve introdurre la moneta elettronica e le imprese in questa fase in cui tra l’altro l’inflazione e prezzi sono lì per ricordarci che non è tutto passato”.

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