“Le imprese toscane subiscono ogni giorni notevoli danni economici a causa del traffico. Stare in auto o sul camion in fila per ore e determina ritardi nelle consegne”

Maurizio Baldi, rappresentante della consulta delle categorie economiche delle imprese associate a Confartigianato Imprese Toscana, commenta la situazione determinata dai lavori che interessano la Firenze, Pisa Livorno e molte altre strade e autostrade toscane.

“E’ una situazione gravissima – afferma Baldi -, che crea gravi disagi a tutti per via del maggior inquinamento e delle ore passate in auto e sottratte alla vita personale. Voglio però evidenziare che le imprese toscane subiscono ogni giorno danni economici notevoli a causa del caos traffico. Non mi riferisco solo alle imprese del settore del trasporto ma a tutte le imprese che devono consegnare merci, recarsi sui cantieri a lavoro, raggiungere un cliente oppure un fornitore. Inoltre si crea disagio a tutto il settore del turismo perché molti per evitare le file rinunciano alla vacanza o alla gita al mare”.

“Stare in auto o sul camion in fila per ore – sottolinea Baldi – crea disagi fisici alle persone, determina ritardi nelle consegne delle merci e nell’esecuzione di lavori e prestazioni di servizi che alle aziende sono stati commissionati, usura dei mezzi; insomma ingenti costi quantificabili per le aziende che già sono provate dalla crisi dovuta alla pandemia”.

“Se pensiamo che a causa della pandemia sono aumentati i costi delle materie prime e di molti servizi – aggiunge Baldi -, sommando i costi ulteriori dovuti ai disagi del caos traffico possiamo capire come molte imprese stiano vivendo una situazione di grave crisi proprio adesso che dovrebbero poter pensare a riorganizzarsi e ripartire”.

“Ai vari tavoli – conclude Baldi -, osservatori, task force che sono stati organizzati per cercare di migliorare la situazione, a cui partecipano le amministrazioni pubbliche, devono partecipare anche le categorie economiche perché solo con progettualità condivise  si possono trovare le giuste soluzioni. Spesso chiedono il nostro punto di vista solo a cose fatte, dobbiamo invece essere sempre coinvolti fin da subito. Quando si fanno i lavori e si aprono cantieri si dovrebbe pensare alle conseguenze che si determinano sul tessuto economico e produttivo”.

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