Il direttore generale dell’Ateneo Emanuele Fidora: “Faremo le preselettive per ridurre la platea delle persone che andranno al concorso, si svolgeranno tra gennaio e febbraio”

Sono duemiladuecento le domande pervenute all’Università di Siena per il concorso che mette in palio venti posti come personale tecnico-amministrativo. Numeri sbalorditivi, che hanno colto di sorpresa perfino i vertici dell’Ateneo, come ha raccontato ai microfoni della Gazzetta di Siena il direttore generale dell’Unisi Emanuele Fidora.

“Non ci aspettavamo tutte queste domande – spiega Fidora -, però è un segnale. E’ da tempo che l’Università non assumeva ed è stato u risvolto importante anche questo. Certamente eravamo abituati a numeri più contenuti, nell’ordine di una o due unità, però il periodo post-pandemico ha creato qualche domande in più. Dopotutto si tratta di un ente pubblico molto importante per il territorio”.

Terminata il 28 novembre scorso la fase delle iscrizioni, adesso è il momento di pensare ai prossimi step del concorso: “Siamo obbligati a fare le preselettive – spiega Fidora -, è impossibile gestire in tempistiche più o meno rapide senza fare una prova preselettiva. Dobbiamo ridurre la platea delle persone che andranno al concorso effettivo. Pensavamo di farle intorno a fine gennaio e metà febbraio, quando non ci sono lezioni in corso perchè c’è il silenzio didattico”.

In futuro potrebbero esserci altre occasioni per lavorare all’Unisi: “Questo concorso è stato bandito da un piano straordinario del ministero per il 2022 che ci ha destinato buone facoltà in materia di assunzioni- spiega il direttore generale -. Si inserisce nell’ambito di un progetto complessivo che ha riguardato non solo il personale tecnico amministrativo ma anche quello docente. Tuttavia, questo piano ha un analogo contributo per il 2023 quindi ci aspettiamo numeri simili anche per l’anno prossimo”.

L’Università di Siena del resto è a caccia di nuova linfa: “E’ fondamentale immettere forze nuove nell’Ateneo – afferma Fidora – perchè il rallentamento dei reclutamenti degli ultimi anni ha ridotto il numero dei colleghi. C’è stato soprattutto pochissimo ricambio generazione. Negli ultimi quattro anni e mezzo abbiamo avuto duecento pensionamenti, eravamo sopra le mille unità ora siamo sotto ottocento. Servono giovani”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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