Con un’interrogazione urgente Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini hanno chiesto informazioni su Buyfood Toscana 2022

L’edizione di quest’anno, come illustrato dal consigliere Masi verrà fatta, a quanto letto, non più a Siena, città che l’ha vista nascere 3 anni fa per volontà della Regione come incontro tra produttori, consorzi, buyers nazionali e stranieri e aziende toscane di prodotti di qualità certificata (Dop, Igp e Agriqualità), ma a Firenze. Una manifestazione che è diventata l’occasione di racconto e promozione delle eccellenze del nostro territorio, che unisce agroalimentare, scienze della vita, ricerca e stili, valorizzando la rete di associazioni, consorzi e tradizioni locali nella nostra città, nel luogo simbolo della cultura della cura e della qualità, il Santa Maria della Scala.

Masi ha ricordato poi che Siena è stata disponibile anche nei tempi più difficili della pandemia ad accogliere questa iniziativa registrando molte presenze e soddisfazione da parte di operatori e categorie. Aggiungendo che il bando per l’adesione delle aziende all’edizione 2022, programmata per il prossimo ottobre, scade già questo mese di maggio ed è quindi urgente per la nostra città comprendere bene quali siano i motivi di questo annunciato spostamento e mobilitarsi per far sì che ciò non avvenga. Sulla vicenda anche il consigliere regionale Anna Paris sembra aver depositato un’interrogazione urgente per la Giunta. 

Per questi motivi ha chiesto se nelle passate edizioni di BuyFood Toscana a Siena siano maturate difficoltà da parte del Comune nell’accoglienza di questa importante iniziativa e se l’amministrazione abbia rinnovato per tempo, anche per il 2022, la propria disponibilità alla Regione ad ospitarla, e se, comunque, adesso riconfermi detta disponibilità con l’impegno di riportarla a Siena.

L’assessore al Turismo ha risposto spiegando che a seguito di corrispondenza e comunicazioni intercorse tra l’assessorato e la Regione, nei primi mesi del 2019, è stata fatta richiesta, con nota dell’11 marzo dello stesso anno, da parte del dottor Gennaro Giliberti, dirigente della direzione agricoltura e sviluppo rurale della Toscana, per la concessione gratuita di alcuni spazi, e il Comune ha così ospitato, per la prima volta, l’evento nella sala Italo Calvino al Santa Maria della Scala. Occasione nella quale è stato offerto anche un aperitivo light ai partecipanti (delibera di Giunta n.160 del 18 aprile 2019).

Proseguendo nel ricordare che, visto il successo di questa prima edizione, il 28 novembre 2019 è stata rinnovata (delibera di giunta n 20 del 23 gennaio 2020) la richiesta per un nuovo appuntamento sempre con la concessione gratuita della Sala Italo Calvino e alcuni spazi del complesso museale, e che, a causa della pandemia, si è dovuto però posticiparlo al 29 e 30 settembre (delibera n. 309 del 22 settembre 2020). 

A seguito delle parziali riaperture dopo la fase più critica dell’emergenza sanitaria, il 14 settembre 2021, la Regione ha fatto nuovamente richiesta. Ad essa sono seguiti una serie di incontri che hanno portato alla deliberazione dell’evento il 19 agosto 2021 e al suo svolgimento dal 18 al 21 ottobre 2021 nel rispetto delle normative per la prevenzione da Covid-19

L’assessore ha poi concluso che per quest’anno il Comune non ha ancora ricevuto nessuna istanza in tal senso e che, tuttavia, vi è piena disponibilità nel proseguire la collaborazione iniziata negli anni precedenti, ribadendo la volontà di ospitare nuovamente questo importante appuntamento, e di farsi parte diligente con la Regione per mantenere i contatti in modo che BuyFood torni a Siena. Nonché un dialogo, sempre con la Regione, affinché venga data la possibilità alla nostra città di organizzare un evento enogastronomico che richiami pubblico di operatori del settore e non solo al quale Siena si era abituata in questo periodo. Ha poi informato l’aula che il Sindaco ha scritto al vicepresidente regionale, Stefania Saccardi. Lettera con la quale spiega ufficialmente che l’Amministrazione ha appreso dagli organi di stampa la notizia dello spostamento di Buyfood a Firenze senza una comunicazione ufficiale del perché di questa scelta, augurandosi che non sia una decisione meramente politica, ha chiesto quindi spiegazioni. Nella stessa, il primo cittadino ha fatto presente che il territorio senese è ricco di numerosi eccellenze e prodotti enogastronomici riconfermando comunque la disponibilità e la volontà di ospitare la manifestazione.

Dopo, é stata la volta di un’ulteriore interrogazione – stavolta di Davide Ciacci – sull’assenza dei cassonetti in via R. Manetti. Il consigliere ha sottolineato che nella zona in questione, non coperta dal “porta a porta”, mancano appositi cassonetti e che i residenti tra cui gli anziani dei civici più lontani sono costretti a recarsi in via S. Martini o in via Mazzini

Per questi motivi, Ciacci ha chiesto se sia stata valutata la possibilità di un posizionamento di cassonetti di nuova generazione nella via per evitare accumuli di rifiuti in strada e degrado e come si intenda comunicare ai cittadini, soprattutto a quelli meno propensi ad una comunicazione digitale, la nuova modalità di conferimento e il posizionamento delle isole di raccolta.

Il vicesindaco ha ripercorso la situazione prima della riorganizzazione dei rifiuti spiegando che erano presenti due bidoni da 240 tl per indifferenziato non ad accesso controllato come purtroppo in molte altre zone della città, dove non si è mai cercato di trovare soluzioni per fare la differenziata, ma si è optato per scelte mirate alla semplificazione senza mai pensare alle tematiche ambientali.

Il servizio veniva svolto con un mezzo apposito che dal centro storico veniva a svuotare i bidoni, visto che quelli più grandi non riuscivano a fare le dovute manovre. Facendo notare che non è possibile pensare a una gita specifica che prevedeva un porta a porta in un contesto così urbanizzato, perché risulterebbe slegata da tutta la raccolta stradale a grande volumetria. Ricordando che questi bidoni sono stati tolti in fase di riorganizzazione e successivamente è stato fatto un sopralluogo congiunto con il Gestore e i tecnici comunali, dal quale è emersa l’impossibilità di installare postazioni di prossimità data la strettezza della via, che può essere percorsa solamente da camion tipo porter. Per ovviare alla situazione sarà potenziata la postazione stradale di viale Mazzini riducendo il disagio dei residenti, e mettendoli in condizione di fare una differenziata senza gettare indiscriminatamente i rifiuti in un unico contenitore come è avvenuto per 20 anni. 

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