Nato a Buonconvento, è scomparso l’ex calciatore di Iter e Bologna

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Mauro Bellugi, scomparso per le complicazioni legate al Covid. Al calciatore nato a Buonconvento erano state amputate le gambe a fine dicembre scorso. Purtroppo le conseguenze della malattia, si sono rivelate più dure del previsto per il 71enne.

E’ dunque una giornata triste per il calcio e per lo sport italiano che perde la grande gloria del pallone nostrano, ed ex difensore di Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese. Mauro Bellugi non ce l’ha fatta. Pochi giorni dopo il suo 71esimo compleanno (7 febbraio), l’ex difensore, allenatore e opinionista è deceduto. Bellugi soffriva di anemia mediterranea, aveva contratto il Covid. Le conseguenze del virus, per lui si sono rivelate devastanti e hanno spinto i medici a sottoporlo ad un intervento per l’amputazione delle gambe. Un’operazione obbligata per non rischiare che l’infezione si estendesse anche al resto del corpo. Purtroppo però i postumi della malattia non gli hanno lasciato scampo, con le sue condizioni fortemente debilitate.

Bellugi aveva dimostrato la sua grande forza d’animo già nel modo in cui aveva reagito, alla perdita degli arti inferiori che tante gioie gli avevano regalato in carriera: “Il dottore mi ha tagliato proprio la gamba con la quale feci gol al Borussia Mönchengladbach. Lo volevo denunciare (scherza, ndr). È stato il mio unico gol anche perché ai miei tempi dovevi marcare grandissimi attaccanti. Appena esco e avrò le protesi che mi permetteranno di camminare da solo, andrò a trovarli”. Tanti i messaggi d’affetto per Bellugi che in quei giorni difficili aveva incassato anche la solidarietà dell’ex presidente dell’Inter Moratti che si era detto pronto a pagare le sue protesi.


Mauro Bellugi ha militato solo in quattro squadre nella sua carriera, durata dal 1969 al 1981. Il suo nome è legato soprattutto all’Inter, in cui disputò 90 partite, vincendo uno scudetto nel 1970-1971. Con la casacca nerazzurra segnò l’unico gol della sua carriera, quello già citato contro il Borussia Moenchengladbach in Champions. Carattere particolare quello di Bellugi che nel 1974 passò al Bologna, dove nonostante un grave infortunio riuscì a mettersi in mostra, conquistando la stima e l’affetto dei tifosi rossoblu. In seguito le avventure a Napoli e Pistoiese prima del ritiro a soli 31 anni, anche in seguito ai tanti problemi fisici. Al suo attivo anche 32 presenze con la maglia della Nazionale, con la partecipazione ai Mondiali 1974, pur senza giocare e agli Europei del 1980 anche qui senza scendere in campo. Appesi gli scarpini al chiodo, ha provato la carriera di allenatore, in seconda alla Pistoiese, senza troppa fortuna, prima di diventare un opinionista Tv per varie emittenti locali.

Riccardo Lorenzetti, nella sua rubrica “Brividi a Brenna”, lo aveva raccontato così.

2 Commenti

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