Con la bella stagione iniziate le visite nelle aziende agricole, in Toscana il progetto di Coldiretti e Donne Impresa sta coinvolgendo le scuole

Sono oltre 20 mila i bambini delle scuole della Regione Toscana di ogni ordine e grado impegnati in queste settimane con “Curiosi per Natura”, l’innovativo progetto didattico per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare promosso da Coldiretti Toscana, Donne Impresa Coldiretti e Campagna Amica e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico regionale che fa incontrare i contadini e gli studenti in classe ed in fattoria. Il progetto prevede lezioni in classe da parte dei contadini tutor insieme alle visite nelle aziende agricole tra animali, arnie e orti. Penne e quaderni lasciano così il posto all’esperienza diretta nelle campagne toscane.  

In Toscana, secondo gli ultimi dati di Okkio alla Salute, il 25,8% dei bambini presenta un eccesso ponderale: il 6,6% è obeso, il 19,2% è sovrappeso. La diminuzione forzata dell’attività fisica e il maggior tempo passato in casa e davanti alla tv negli anni della pandemia – sottolineano Coldiretti Toscano e Donne Impresa Coldiretti – si sono aggiunti all’adozione di modelli sbagliati di consumo all’interno dei nuclei familiari con il preoccupante abbandono dei principi della Dieta mediterranea. Basti pensare che ben sei adolescenti italiani su 10 non mangiano né frutta né verdura ogni giorno, secondo l’analisi Coldiretti su dati Oms, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate. Ma i bambini italiani fanno anche meno sport dei loro “colleghi” europei. Basti dire che il 95% dei bambini italiani non pratica un livello adeguato di attività fisica, che colloca l’Italia all’ultimo posto tra i Paesi Ocse, secondo dati Oms. Non a caso circa il 70% dei piccoli italiani passano almeno due ore al giorno guardando la tv o tablet, pc e cellulari, secondi solo dietro San Marino.

Per facilitare la partecipazione delle scuole dell’infanzia e delle primarie Coldiretti ha creato appositamente quattro cartoni animati sulle filiere del latte, dell’olio, del miele e dei cereali che sono stati messi a disposizione delle scuole tramite una piattaforma dedicata. Il percorso formativo è corredato inoltre dall’opuscolo “Curiosi per natura” edito da Campagna Amica, schede tematiche, libricini da leggere e colorare per favorire la conoscenza e valutare il grado di attenzione, ricette da preparare anche a casa in famiglia e teste di apprendimento. Per le scuole secondarie di primo e secondo grado il progetto prevede invece incontri su tematiche di grande attualità come il cibo sintetico, l’etichettatura e la tracciabilità, le agromafie ed il lavoro irregolare. 

“La grande innovazione di Curiosi per Natura è la multicanalità che impieghiamo per raggiungere gli obiettivi che insieme all’ufficio scolastico regionale ci siamo dati: contrastare le cattive abitudini alimentari che danneggiano la salute dei nostri bambini e ragazzi partendo dai prodotti agricoli di stagione e di filiera corta, dal rispetto per l’ambiente e dall’importanza di salvaguardare la biodiversità.– spiega Elena Bertini, Delegata Donne Impresa Coldiretti Toscana – Un bambino su due non ha mai visto una mucca da vicino e questo è significativo della distanza che le nuove generazioni hanno nei confronti di ciò che mangiamo. Sapere, vedere e toccare sono elementi fondamentali per far comprendere il legame importantissimo tra alimentazione e salute. Questo progetto ci ha permesso di portare la campagna nelle scuole della nostra regione con un approccio nuovo, più moderno, incisivo. – spiega Elena BertiniDelegata Donne Impresa Coldiretti Toscana – Il prossimo grande passo è valorizzare e garantire nelle mense scolastiche i prodotti del territorio a chilometro zero premiando le filiere italiane ed il legame con il territorio”.

“Le risposte ottenute da questo progetto lanciato lo scorso anno – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – che avvicina le giovani generazioni a concetti come la biodiversità, il consumo consapevole, l’educazione alimentare, il rispetto per l’ambiente, ci hanno mostrato la validità dell’idea. Partire dai piccolissimi e, ovviamente, dalla scuola, è un passaggio ineludibile di ogni processo educativo. I ragazzi, che sono appunto curiosi per natura, rispondono al meglio dando il loro contributo ad un cambiamento di mentalità e stili di vita che oggi non solo è auspicabile, ma necessario per migliorare la qualità della vita di tutti e dare un futuro al pianeta”.

“Questo progetto ha raccolto una sfida centrale del nostro tempo – ha affermato l’assessora all’istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini – perché l’educazione delle studentesse e degli studenti alla sostenibilità rappresenta un contributo fondamentale per dare forza alla transizione verso nuovo modelli di sviluppo che siano rispettosi del nostro pianeta. Il progetto ha imboccato una strada giusta che unisce e trasmette il rispetto per l’ambiente, l’educazione a corretti stili di vita e a una alimentazione sana e l’attenzione verso i nostri territori, la loro ricchezza e biodiversità”.

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