The show must go on, cantavano i Queen. Oggi però il mondo dello spettacolo in Italia subisce una nuova brusca battuta d’arresto. Almeno fino al 24 novembre, secondo quanto stabilito dal DPCM del 25 ottobre che impone, tra le varie cose, la chiusura di cinema e teatri.

Una decisione sofferta, come ha detto il premier Giuseppe Conte durante il discorso a reti unificate di ieri, che va a colpire un settore già duramente danneggiato dalle misure prese negli scorsi mesi e che stava tentando piano piano di risollevarsi. Una decisione che non poteva non scatenare polemiche o proteste.

Ieri sera, prima dello spettacolo delle 18.00 al Cinema Garibaldi a Poggibonsi, il gestore Mario Lorini, che dal 2018 è anche presidente dell’Anec (associazione degli esercenti delle sale cinematografiche) ed ex presidente della Fice (Federazione italiana cinema d’essai), ha preso la parola per commentare la decisione del Governo e fare un appello al pubblico presente.

“Mi piange il cuore stasera – ha detto – Purtroppo ci troviamo ancora una volta in questa situazione. Sappiamo bene che la riapertura in questi mesi non è stata facile. Le sale in Italia sono state aperte in questo periodo con il 15% di pubblico rispetto all’anno scorso. Questo chiaramente non è sostenibile. Abbiamo fatto il possibile per rendere i luoghi dello spettacolo sicuri. Non spetta a me giudicare se il cinema sia più o meno sicuro di un ristorante, o di una pizzeria, ma è evidente che l’intero settore si trova in seria difficoltà. Basti pensare ai film, anche italiani o indipendenti, che sono usciti in questo periodo e che non sono potuti essere proiettati in sala. Ci sono le piattaforme, d’accordo, ma l’esperienza nei teatri è un’altra cosa, è unica e diversa”.

“Oggi purtroppo dobbiamo dare uno stop – ha aggiunto -. Sicuramente sarà importante che il pubblico manifesti questa grande delusione, anche se comprendo la difficoltà del Governo. Ci viene detto è che c’è purtroppo un’attenzione forte per la salute di tutti e quindi la necessità di limitare gli spostamenti serali. Ci auguriamo di poter tornare ad aprire nel periodo che va più verso l’inverno.

“Lavoreremo nelle successive settimane per capire dov’è il problema – ha concluso Lorini -. Lavoreremo per dire che il cinema è un luogo sicuro: con la distanza interpersonale, con il gel igienizzante all’ingresso, con l’obbligo delle mascherine, con la giusta metratura e con il raccoglimento dei dati. A questo proposito, posso dire di aver raccolto quotidianamente e gelosamente i vostri nominativi per il tracciamento e mai ci siamo trovati a dover far partire la catena conseguente alla segnalazione di un positivo. Vi invito a fare la parte del pubblico e a protestare per la riapertura dei luoghi di cui abbiamo tutti bisogno, non solo noi come gestori”.

Su Change.org la petizione che chiede la riapertura di cinema e teatri conta già migliaia di firme. Decine di migliaia sono invece quelle raccolte dall’associazione Cultura Italiae, che ha detto “Il teatro e il cinema non possono fermarsi perché sono la riserva invisibile di senso, per la vita pubblica e individuale dei nostri concittadini”.

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