Anita Francesconi, storica figura, fa il punto sul commercio cittadino
Anita Francesconi è una nota commerciante del Centro cittadino. Qualcuno, quando il suo negozio era alla Croce del Travaglio, pensava di rinominare la zona come “l’Angolo di Anita”, visto l’elevato numero di persone che si fermavano a conversare con lei dei problemi cittadini. Oggi, che si è spostata davanti al Casin de’ Nobili, dimostra ancora una vivacità ed una conoscenza dei problemi cittadini che in pochi hanno. “Noi commercianti – ha detto a noi della Gazzetta -, siamo molto preoccupati perché, perlomeno a settembre, ci aspettavamo un tipo di turismo diverso”.
“E siamo preoccupati per i negozi che chiudono: in via Montanini sono più di dieci. In quello che era il salotto buono della Città quando c’erano negozi come il Mascagni. C’era la competizione per rendere la strada più bella, più accogliente, perché il turismo era diverso. Ora il turismo è un turismo di massa, che non compra, mangia un panino, magari per strada, e non va nemmeno al ristorante, tanto che anche in via dei Rossi ci sono delle attività di ristorazione che sono state messe in vendita”.
A proposito di via dei Rossi, il proprietario del 115 – oggetto di polemiche, nei giorni scorsi, per l’installazione di una pedana e di tavolini ai Ferri di San Francesco – è intervenuto sulla stampa locale, dicendo di aver scelto Siena, lui, irlandese, perché ama la nostra Città. Una scelta di vita la sua, che l’ha portato a rilevare un pub – che a Siena non c’erano praticamente più – chiuso da anni. La polemica è stata forte e lui, da oggi, sarà costretto a smontare progressivamente la pedana. Che ne pensa?
“Ha speso soldi per una realizzazione in ferro, non una cosa improvvisata. Se ha richiesto il permesso e gli è stato dato, la polemica è fine a se stessa. Si dovrebbe, allora, fare polemica sui tavolini sparsi per tutta Siena, sulle strade chiuse, come via dei Pellegrini, cosa che non era mai successa. La gente mangia volentieri fuori, i tavoli sono fuori un po’ dappertutto, anche in via dei Rossi. Far spendere prima dei soldi e poi far smontare la pedana dispiace”.
Avete avuto, come commercianti, un confronto con l’Assessore delegato?
“Abbiamo avuto un confronto con l’Assessore al Commercio ed al Turismo, quasi all’inizio del mandato. Gli abbiamo dato delle indicazioni ed ora credo che si dovrà riavere un nuovo confronto a breve, anche alla luce della sua disponibilità. Ogni strada ha le sue problematiche”.
Ci sono problemi per la questione della metratura dei fondi…
“I fondi sono piccoli, bisogna guardare questa cosa. In uno spazio come il mio negozio, che ha 28 mq, ad esempio, cosa ci metti?”
Si parla molto di centro commerciale naturale. Alcuni comuni hanno cercato di favorire il posteggio di coloro che vengono a spendere in centro…
“Appunto, una delle cose che vogliamo far presente all’Assessore è che se uno va a spendere in strada Massetana Romana, posteggia, compra e non spende. In Città, invece, occorre trovare il parcheggio o magari usufruire del posteggio a pagamento e poi spendere. Noi dobbiamo puntare a far rivedere la gente in Città, perché oltre ai turisti non si vede granché a giro; anche i residenti senesi. Tanto che qualcuno ha deciso di chiudere in via Montanini per riaprire in Massetana Romana”.
Come giudica la situazione relativa alla raccolta della spazzatura e quanto influisce la mattina con il carico – scarico delle merci, l’apertura dei negozi, le persone che vanno a scuola o a lavoro, per non parlare dell’inciviltà di alcuni che lasciano cartoni e sacchi della spazzatura fuori dagli orari, senza che la Sei passi immediatamente a ritirarli?
“Anche questi aspetti andrebbero controllati dalla Polizia Municipale. Abitando in via dei Rossi, vedo che le persone conferiscono i sacchi dell’immondizia la sera. Il sacco a quell’ora non va messo, dopo che si sa che la Sei è passata. Ai tempi del Sindaco Piccini c’era un piccolo camioncino che passava spesso e puliva la sede stradale in Centro. Con la granata non si spazza, si alza solo la polvere”.
Ne avete parlato con l’Assessore?
“No, ancora no, ma è un argomento che porteremo al prossimo incontro. Così come vorremmo un divieto rispettato il mangiare la pizza o il cibo da asporto fuori dagli spazi consentiti, lasciando piatti, carte, bicchieri e bottiglie. Anche un controllo più attento della Municipale non sarebbe male”.