“E’ stata una scelta doverosa, ci sono dei bivi davanti ai quali si risponde unicamente con la propria coscienza”

Il 27 novembre l’ex candidato sindaco al Comune di Chiusi Massimo Tiezzi ha presentato le sue dimissioni dalla carica di Consigliere comunale. Attraverso un post sui social, l’ex leader della lista “Chiusi Futura” ha spiegato quali sono state le motivazioni alla base della sua scelta.

“Sono rammaricato della scelta effettuata ma doverosa – afferma Tiezzi; sono stato molto combattuto con il pensiero rivolto al rispetto di quelle persone, che hanno voluto accordare al mio nome e alla mia persona, la fiducia espressa con il loro voto. Ci sono però dei bivi davanti ai quali si risponde unicamente con la propria coscienza; uno di questi si è presentato sotto forma di una mozione presentata dal Gruppo Consiliare del Centro Sinistra per Chiusi. L’oggetto di tale mozione riguarda la richiesta di scioglimento di Forza Nuova e delle organizzazioni e movimenti di ispirazione neofascista”.

“La decisione da prendere – spiega Tiezzi -, relativamente al voto si è rivelata divisiva per il nostro Gruppo, creando discussioni sterili e facendo emergere una fragilità, dovuta alla presenza delle diverse anime ideologico-culturali esistenti. Non sono riuscito a far passare la mia linea favorevole al voto, e non essendo abituato ad imporre o prevaricare, ho preso atto della mia impossibilità a gestire il Gruppo, e di conseguenza il mio incarico in ossequio a compromessi impossibili tra rispetto e intelligenza.

“Ribadisco – continua Tiezzi – altresì che di fronte a certi argomenti, anche sotto forma di mozioni presentate da raggruppamenti politici diversi, non si possa che esprimere un voto favorevole, qualunque altra espressione, seppur motivata, pone chiunque in una ambiguità ed in una chiara collocazione politica che personalmente avevo cercato di evitare fin dall’inizio, andando orgoglioso della trasversalità del nostro Gruppo. Purtroppo l’orgoglio è diventato per me un boomerang che mi ha centrato in pieno. Continuerò ad interessarmi delle vicende locali, e ringrazio quanti mi hanno già espresso la loro solidarietà.

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