Il progetto è stato modificato per valorizzare le tracce archeologiche trovate durante gli scavi

A Chiusi sono ripartiti i lavori finalizzati al recupero architettonico e culturale degli ex lavatoi collocati a Porta Lavinia.

Gli interventi, iniziati nel mese di dicembre dello scorso anno, oltre che per l’emergenza Covid-19, erano stati interrotti per il ritrovamento di antichi reperti archeologici risalenti ai primi insediamenti civili nell’attuale territorio della Città di Chiusi.

Al fine di preservare i reperti è stato modificato il progetto sia nella parte di recupero delle vasche sia nella parte riguardante la copertura esterna.

In linea generale i lavori, che termineranno entro i prossimi sei mesi, permetteranno di consolidare la struttura muraria esistente e di realizzare una nuova copertura con andamento curvilineo a sbalzo e manto in rame, che riprenderà quella originale e sorretta da una struttura in ferro con elementi in acciaio.

All’esterno delle vasche sarà realizzata una nuova pavimentazione drenante, sarà installato un impianto elettrico e saranno piantati dei piccoli arbusti.

Le vasche, che inizialmente era previsto essere riempite di acqua, saranno solamente coperte da una pedana vetrata in modo da lasciare visibili i reperti archeologici ritrovati durante i lavori di scavo.

“La ripartenza dei lavori agli ex lavatoi – sottolineano il sindaco di Chiusi Juri Bettollini e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Micheletti – sono importanti perché trasformeranno un’area rimasta alle incurie del tempo in un luogo elegante e aggregativo.

Il progetto, già elegante e raffinato in origine, adesso si è arricchito di una valenza archeologica senza precedenti che sarà importante valorizzare sotto ogni aspetto. A questo scopo, infatti, abbiamo modificato le tavole di lavoro originarie approvando una variante ai lavori che siamo soddisfatti abbia incontrato anche il favore della Soprintendenza.

Una volta che i lavori saranno terminati questo nuovo spazio potrà diventare un punto di riferimento per la vita culturale e sociale della città con lo svolgimento di iniziative, eventi, mostre fotografiche e di pittura.

Auspichiamo, quindi, che i lavori possano proseguire senza ritardi in modo da vedere presto trasformato uno degli accessi più suggestivi al centro storico della nostra città.”

Le spese a copertura dell’intervento sono sostenute dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) che con l’ex ministro Luca Lotti ha stanziato 490 mila euro di risorse.

Il finanziamento è arrivato grazie anche per la rilevanza storica dell’area e del fabbricato stesso. Una volta completati i lavori saranno installati anche dei pannelli informativi con notizie riguardanti le città etrusche con particolare attenzione alle influenze culturali, architettoniche, artistiche, economiche, finanziarie, commerciali e religiose che hanno contraddistinto questa civiltà.

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