Il cantiere slitterà di un anno “a causa di recenti movimenti franosi interessanti parte della zona oggetto di intervento”

Gli ultimi aggiornamenti sul Viadotto Ribussolaia non sono così buoni come i cittadini di Chianciano Terme speravano. Sebbene qualche mese fa si era preventivato che i lavori di demolizione e ricostruzione dello stesso sarebbero iniziati verosimilmente il secondo semestre del 2022 al contrario, qualche giorno fa, é stato annunciato che gli stessi inizieranno solo dopo il trimestre del 2023. La causa dello slittamento sembrano essere alcune frane recentemente occorse in alcuni punti in cui si sarebbe dovuto intervenire, che diventeranno oggetto di monitoraggio soltanto a partire dal prossimo novembre. Il ponte, che collega il quartiere Rinascente alla parte più vecchia di Chianciano Terme – e, più in generale, alla Valdichiana – fu chiuso a scopo precauzionale (insieme a tanti altri viadotti della penisola) nell’agosto 2018, in seguito al crollo del Ponte Morandi. Da quel momento, la circolazione dei veicoli ha dovuto necessariamente transitare per la vicina Piazza Italia, causando notevoli problemi al traffico nei giorni di particolare affluenza cittadina. Come già annunciato, non si procederà ad una ristrutturazione ma a una demolizione e ricostruzione di un nuovo viadotto.

A parlare delle ultime novità é stato l’assessore Damiano Rocchi: “In occasione dell’incontro organizzato nella giornata di martedì da Provincia di Siena per un confronto con ANAS in merito agli investimenti previsti nel prossimo triennio in termini di manutenzioni e nuove infrastrutture all’interno del territorio provinciale ed in particolare di alcuni Comuni tra i quali il nostro, i dirigenti ed i tecnici della società del gruppo FS hanno fornito anche aggiornamenti in merito al percorso progettuale e realizzativo del Nuovo Viadotto Ribussolaia. Come già anticipato, il progetto previsto e stimato in un importo di 6,8 M€ prevede la completa demolizione della struttura esistente e la ricostruzione di un nuovo viadotto con struttura in acciaio, con impalcato orizzontale di lunghezza di circa 270 m impostato su 5 campate (di cui la centrale di 70 metri e le laterali di 45 e 55 metri) e di larghezza pari a 12 metri in cui troveranno localizzazione il piano viabile e 2 corsie laterali pedonali e ciclabili ciascuna di 1,5m di larghezza. Non ancora definite in dettaglio – aggiunge – però le opere di fondazione in quanto, a causa di recenti movimenti franosi interessanti parte della zona oggetto di intervento, come previsto in tali casi dalla procedura nell’Ottobre 2021 è stata attivata una campagna di monitoraggio geomorfologico con ricorso ad inclinometri i cui risultati potranno essere valutati a partire da Novembre 2022. Pertanto – conclude Rocchi – si prevede un (ulteriore) slittamento della data di inizio lavori che, in considerazione della possibilità di non fare gara di appalto in quanto opera rientrante nell’Accordo Quadro stipulato tra ANAS e Ministero, potranno avere inizio solo nella primavera 2023“.

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