Il punto dell’assessore chiancianese sui cantieri aperti nella cittadina termale

Continuano giorno dopo giorno i lavori per il nuovo edificio che affiancherò il PalaMontepaschi di Chianciano Terme: il vecchio bar situato all’interno del Parco Fucoli, che aveva servito tante generazioni di chiancianesi e di turisti negli scorsi decenni, è stato demolito lo scorso ottobre e verrà sostituito da una struttura destinata a servizi di ristorazione, nuovi spazi congressuali ed espositivi. Il complesso, che comprendeva anche i gradoni della struttura antecedente all’odierna tensostruttura e i vecchi spogliatoi dei campi da tennis, negli ultimi anni era rimasto inattivo: veniva utilizzato soltanto pochi giorni alla fine di luglio per l’annuale edizione della Festa della Musica, dove era allo stesso tempo centro nevralgico organizzativo e backstage degli artisti che sarebbero saliti sul palco. Il cantiere, per quel che si sa, terminerà il prossimo autunno: non è questo, però, l’unico cruccio del Parco, che al momento è poco curato, quasi ai limiti dell’abbandono (l’unica parte che viene utilizzata sono i campi da tennis, gestiti però da un’associazione sportiva privata).

Un ultimo aggiornamento ad entrambi i quesiti è stato dato dall’assessore termale Damiano Rocchi: “La storia della burocrazia italiana ci insegna che per un ente gestire un appalto pubblico non è mai cosa semplice e banale – ha affermato -: lo è ancora meno quando si tratta di appalti di opere importanti, soprattutto se poi la realizzazione delle stesse ricade in epoca di Covid-19, di Superbonus 110% e di tutti i ritardi connessi negli approvvigionamenti dei materiali. Dal sopralluogo fatto nel cantiere interno al Parco Fucoli, condotto congiuntamente ad impresa e direzione lavori, si riscontra che il cronoprogramma relativo alla realizzazione della nuova struttura a supporto del turismo congressuale/convegnistico è sostanzialmente rispettato. Dita incrociate ed un passo alla volta andiamo avanti, poi inizieremo a ragionare sulla sistemazione del Parco, che anche questa per quanto importante è necessaria, banale soprattutto dal punto di vista economico non è”. Inoltre, l’assessore chiancianese ha esposto anche un’ultima novità sulla situazione della Passeggiata della Macerina, dove verso la fine di giugno dovevano iniziare alcuni interventi di sfalcio arbusti ed abbattimento della vegetazione ad alto fusto pericolante che però, ancora, sono lontani dal terminare: “Sono sopraggiunte criticità che, ai fini della mitigazione del rischio, implicano l’abbattimento di un numero ben superiore di piante – ha aggiunto Rocchi -. Stiamo quindi cercando di individuare sia le necessarie risorse che il più pertinente percorso procedurale tecnico ed amministrativo”.

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