“È impegnata ad analizzare ed affrontare numerosi dossier sulla situazione del settore”, scrive in una nota il Ministero
Il prossimo weekend sarà un crocevia importante per la cittadina di Chianciano Terme, forse più che per la Toscana e per l’Italia tutta. Il paese, incastonato tra le bellezze della Val d’Orcia e la prolificità della Val di Chiana, sarà teatro dei primi Stati Generali del Turismo, una sorta di conferenza programmatica settoriale in cui, sostanzialmente, si getteranno le basi per quelle che “dovranno essere le strategie più funzionali per tornare ad essere una delle mete preferite dagli stranieri”. Sarà, in parole povere, un banco di prova innanzitutto per il territorio comunale, che da ormai una decina di anni sta vivendo un calo drastico di turisti e che, di conseguenza, potrebbe riportare per un periodo limitato (e in ottica futura) le luci della ribalta ad un paese che, negli ultimi decenni del Novecento, è stato importantissimo per il panorama termale italiano.
Le elezioni politiche di un mese fa, però, si sono rivelate il “nemico” principale dell’evento. Malgrado la caratura nazionale degli Stati Generali del Turismo, infatti, la concomitanza con la formazione di governo farà sì che il neo eletto Ministro del Turismo non sarà presente alla conferenza. A scriverlo è stato proprio l’account ufficiale del Ministero di quel settore: “Rispetto a quanto riportato da organi di stampa locali, in riferimento alla Conferenza sul Turismo prevista a Chianciano in data 28 e 29 ottobre 2022, in esito al lavoro degli uffici del Ministero degli ultimi mesi, si specifica che l’appena insediato Ministro del Turismo sen. Daniela Santanchè non sarà presente perché attualmente impegnata ad analizzare ed affrontare numerosi dossier sulla situazione del settore. Nell’augurare buon lavoro si fa presente che, i contributi e gli spunti che emergeranno, saranno posti all’attenzione del Ministro al fine di valutarli alla luce della futura cornice strategica”. Al contrario, sembra che una comparsata sarà fatta dall’uscente ministro Massimo Garavaglia ma, ovviamente, non sarà la stessa cosa.
