E siamo a due. In un’intervista sul Corriere di Siena l’ex consigliere comunale Ernesto Campanini (ex Rifondazione e Sinistra per Siena) si dice pronto “a metterci la faccia” in caso di primarie di coalizione del centrosinistra, dando dunque seguito all’appello (da lui stesso firmato, oltre ad altri under 40) uscito alcune settimane fa.

La sua candidatura arriva dopo quella di Massimo Vita che si è lanciato al grido di “nessun dialogo con questa amministrazione”, anche se poi appare difficile che un esponente di una celebre onlus non si metta a parlare con il Comune di Siena quasi tutti i giorni.

In sostanza sembra crescere la voglia di primarie nel Pd, come indicato dal consigliere comunale Luca Micheli, dal gruppo che ha sostenuto la candidatura alla segreteria comunale di Giulia Mazzarelli e poi come uscito da un documento unitario (almeno per ora) dell’unione comunale stessa.

Le questioni come evidenziato dalla Gazzetta sono adesso diverse: capire innanzitutto se quella nel Pd è una “tregua armata”, poi chi saranno gli alleati con cui preparare le primarie e, last but not least, capire chi parteciperà e come.

C’è un altro problema: il Pd è a caccia di un nome “autorevole”, al di là delle parole di Letta (“non c’è un superman”) e siamo sicuri che un quasi ex rettore come Francesco Frati (il cui nome circola da tempo) abbia tutta questa voglia di cimentarsi con le “pre-elezioni”? I due sopracitati, Vita e Campanini, appaiono comunque già ai blocchi di partenza.

Difficile poi che lo stesso Pd non faccia alcun nome “di bandiera”, anche se le divisioni interne possono creare confusione in una sorta di “primarie delle primarie” tutta interna.

Il capogruppo in consiglio comunale Alessandro Masi e la parlamentare Susanna Cenni (in scadenza nel 2023) potrebbero pensarci, così come Guido Leoncini. E, magari, ci potrebbero fare un pensierino (difficile, ma non impossibile) anche l’ex sindaco Bruno Valentini oppure l’ex assessore Anna Ferretti.

Fuori dai Dem potrebbero correre Monica Barni, anche per rappresentare l’area di Sinistra Civica Ecologista, mentre Europa Verde, sempre se dovesse entrare nella coalizione, potrebbe puntare sull’ex renziana Ginevra Larussa.

A proposito di Renzi, Italia Viva potrebbe anche decidere di schierare il “big” Stefano Scaramelli oppure provare il colpaccio con Paola Piombioni.

Ci sono poi tutta una serie di quelli che con L’Ulivo, molti dei quali si sono un po’ seccati o sono stati piantati altrove, ma che in caso di primarie potrebbero anche rientrare.

E le liste civiche, prima alleate del Pd e ora aggregate nel terzo polo civico, In campo e Per Siena? Al momento non appaiono interessate a schierarsi, ma dirottare preferenze su questo o quel candidato potrebbe non essere peregrino.

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