Parrucchieri e centri estetici rimangono aperti, ma senza il sussidio da parte del Governo. “Lavoriamo meno e dobbiamo comunque pagare tasse e affitti”
Dalla zona arancione alla zona rossa. Chiudono definitivamente bar e ristoranti. Negato anche lo spostamento in un comune diverso da quello di residenza se non per motivi strettamente necessari. A rimanere aperti sono centri estetici e parrucchieri, ma i primi da domani dovranno chiudere i battenti per la zona rossa applicata anche in Toscana, mentre i secondi sempre che riescano a garantire la sicurezza della clientela e dei dipendenti. Tanti gli investimenti fatti dai proprietari per acquistare tutto ciò che il Governo ha ritenuto essere d’obbligo per evitare la trasmissione del contagio, ma in zona arancione rischiano comunque di perdere la clientela.
Ciò accade proprio per il divieto di spostarsi da un comune all’altro: “I parrucchieri lavorano con una clientela fissa e se uno non può venire diventa problematico – spiega la proprietaria del salone Extra Large – già è Novembre ed è ordinario lavorare meno, poi dobbiamo considerare anche chi ha paura e non esce, se ci mettiamo anche che le clienti fisse non possono venire e devono quindi andare a farsi i capelli nel comune di residenza, si peggiora ancora di più la situazione“.
Entrambi i centri non risultano nel decreto ristoratori, per tanto non sono considerati nei sussidi promessi dallo Stato: “Da Gennaio erano in corso dei lavori di ristrutturazione nel nostro centro estetico, bloccati dal primo lockdown, quindi siamo stati molto in difficoltà – denuncia la titolare del Centro Benessere Biomed – ovviamente non ci sono stati aiuti, non ci sono stati finanziamenti a fondo perduto, se non cassa integrazione per le dipendenti arrivata decisamente in ritardo e i famosi 600 euro percepiti solo per due mesi“.
“Con la zona arancione per noi è cambiato poco – chiarisce il parrucchiere del centro 124 OM – come non cambierà nella zona rossa a quanto pare. Avremo la stessa possibilità di tenere i saloni aperti con le stesse norme che c’erano nella zona gialla o nei decreti per la riapertura il 18 Maggio e noi le rispettiamo tutte“.
Nel centro estetico Elettra Estetica la proprietaria specifica: “All’inizio c’è stata molta confusione da parte dei clienti. La CNA ha dichiarato fin da subito che le estetiste devono restare aperte, quindi non c’è un grande cambiamento da questo punto di vista. L’unica differenza è che non potremo ricevere clienti di comuni diversi dal nostro e sicuramente ci penalizza, ma la situazione è questa in tutta Italia. Se ci fossero aiuti economici nei confronti di piccole medie e grandi imprese, tutti i vari cambiamenti che ci sono di giorno in giorno, sarebbero recepiti in maniera diversa. Le estetiste lavorano in sicurezza ora, come prima, dovete sentirvi tranquilli di venire nei nostri centri“.
Di seguito le interviste di Gazzetta di Siena ai proprietari di Extra Large, Centro Benessere Biomed, 124 OM e Elettra Estetica: