La società pronta a modifiche, a seguito dell’incontro con l’On. Francesco Michelotti

Disponibilità ad un compromesso sulla spinosa questione del Tubone, ovvero la centrale idroelettrica di Colle val d’Elsa.

A muovere le acque, l’On. Francesco Michelotti che, facendosi carico delle preoccupazioni dei cittadini, ha presentato una interrogazione parlamentare sulla questione.

Da questo è nato anche l’incontro tra Luca Miris, legale rappresentante della società, e l’On. Francesco Michelotti a Roma.

L’onorevole valdelsano ha ascoltato Luca Miris, rimanendo in attesa tuttavia della risposta del Ministero alla propria interrogazione per per avere gli elementi necessari per far luce in dettaglio sulla vicenda.

Dalla società emergerebbe che quest’opera porterebbe molti benefici, con un’incidenza più modesta di chi sostiene una contrarietà.

Sicuramente siamo in una fase storica nella quale l’Italia e l’Europa stanno puntando sempre più ad ottenere una propria autosufficienza energetica, e pertanto anche le centrali di energie rinnovabili sono ritenute preziose.

Questo senza però danneggiare un ecosistema, ne dei beni storici come le Gore di Colle.

Da qui la proposta di Miris, il quale si è mostrato adesso disponibile a “trovare un compromesso”, in modo da riuscire da fare l’opera con il minor impatto possibile.

Sicuramente adesso gli occhi saranno puntati sulla risposta del Ministero, il quale si esprimerà proprio sui numeri.

Pertanto l’attuale progetto potrebbe anche essere oggetto di modifiche, a seconda dei risultati e dei colloqui.

Una puntualizzazione che sarà indispensabile proprio per inquadrare meglio le ragioni, ed individuare i possibili compromessi possibili. Un lavoro che vede “in attesa” l’attuale esecutivo al governo, con la volontà di mediare necessità energetiche ed ambientali, soluzione certamente non facile ma importante per la Valdelsa del 2023.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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