20191027 Meeting of Agriculture Committees of EU Parliaments, 27.–28.10.2019. Session II: Climate Change.

La deputata Pd apprezza l’atto di trasparenza del Governo e sottolinea che nelle consultazioni saranno decisive le volontà delle amministrazioni locali

«Ieri, dopo un ritardo infinito che ci è costato un’infrazione a livello comunitario, è stata pubblicata la CNAPI, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare un sito per stoccare e mettere in sicurezza rifiuti di origine medica, industriale e della ricerca. Si tratta di un atto sul quale si apriranno mesi di consultazioni pubbliche che valuteranno anche autocandidature“.

E’ quanto ha dichiarato l’onorevole Susanna Cenni (PD) in merito alla proposta diffusa dalla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) pubblicata sul sito della Sogin (società incaricata dello smaltimento degli impianti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) che interessa anche il territorio senese.

“È assolutamente apprezzabile che a differenza di quanto avvenuto in passato con altre maggioranze – che a giudicare dalle dichiarazioni sembrano avere rimosso o dimenticato il tema – il Governo abbia voluto rendere pubblico questo documento in modo da inaugurare una stagione di approfondimenti, partecipazione e verifiche tecniche trasparenti

Mi pare anche del tutto presumibile che criteri legati alla densità abitativa e forse di carattere geologico e sismico abbiano portato a una selezione meramente tecnica di aree possibili.

Ed altrettanto evidente a me pare che aree patrimonio Unesco, con vincoli paesaggistici, urbanistici, con viabilità come quella che riguarda la Valdorcia e buona parte delle aree interne del nostro territorio non potranno mai ospitare un deposito per i rifiuti nucleari che devono rientrare nel nostro Paese.

Sono certa che il Governo escluderà, entrando nel merito delle varie ipotesi, tutte le realtà ad alto pregio ambientale, paesaggistico, rurale e coinvolgendo le amministrazioni comunali e regionali.

A differenza di quanto tentarono di fare altri Governi, adesso – come dichiarato già dal sottosegretario Morassut – saranno decisive nelle consultazioni le volontà delle amministrazioni locali. E quindi non vedo alcun rischio per il nostro territorio».

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