Appello dell’onorevole del Pd Cenni ai giornalisti
“Domani è il 25 novembre. Tutti i vostri giornali, i siti web, i contenitori di informazione ricorderanno la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Pubblicherete foto di scarpe rosse, di panchine o forse i vostri volti con un segno rosso su uno zigomo. È importante, ma è facile. Stavolta noi vi chiediamo altro”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd in una nota ufficiale.
“Il vostro lavoro è fondamentale. Lo e da sempre, lo è tanto più nell’era della comunicazione immediata, dell’immagine. Troppo spesso titoli non riflettuti, stereotipati, non raccontano le donne, raccontano un’immagine sbagliata e nociva e, in alcune occasioni, una visione misogina, maschilista, sessista. Molte giornaliste si sono attivate con forza per cambiare tutto questo e noi siamo al loro fianco, convintamente, tanto più nella consapevolezza che sono ancora poche le donne in posizione apicale nelle redazioni”.
“Apprezziamo iniziative importanti – prosegue Cenni – come quella del presidente del Cnog, Carlo Verna, come i codici per “raccontare i femminicidi” che speriamo vengano rispettati ed attuati. Pensiamo però davvero che la sfida contro la violenza riguardi un Paese intero, riguardi uomini e donne, riguardi la cultura e la comunicazione. Raggela dover leggere proprio alla vigilia del 25 novembre articoli a nostro parere culturalmente sbagliati e, pur nel rispetto della libertà di comunicare, non possiamo più accettare, magari su testate che percepiscono contributi pubblici, parole che raccontano che è «l’imprudenza» delle donne a determinare uno stupro”.
“La violenza- conclude – si combatte rispettando la libertà femminile. Rispettando la differenza di genere. E anche cambiando le parole. Il linguaggio di genere è un tema molto serio e può contribuire ad aprire una pagina nuova, a mettere le basi per una stagione in cui il rispetto tra i generi sia la normalità”.