Un’imponente collezione privata tutta da scoprire, un viaggio nel tempo alla portata di tutti
“Un viaggio nel tempo alla portata di tutti”. Potrebbe essere questa la sintesi della missione del Museo Archivio Bianciardi (MAB), inaugurato oggi in Via delle Volte 36 a Castellina in Chianti alla presenza del Sindaco Marcello Bonechi e del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Si tratta di un’autentica scoperta, parzialmente ancora in fase di studio, che getta nuova luce sulla storia locale, chiantigiana e non solo. Raramente infatti si può fare in uno spazio espositivo quello che il MAB garantisce al visitatore, ovvero di trovare pressoché intatti e fruibili, anche attraverso l’uso di supporti multimediali e di originali note esplicative che corredano le teche, gli archivi, il patrimonio librario, le lettere, le reliquie e gli oggetti di cui una importante famiglia del territorio ha fruito per oltre cinque secoli, dalla fine del Trecento al Novecento. Non solo, ma tutto questo si trova disponibile proprio nelle stanze e nei luoghi dove questo patrimonio storico e artistico si è formato, ovvero nel cuore di Castellina in Chianti, proprio all’interno di Palazzo Bianciardi. Il Palazzo, la Cappella di famiglia ancora perfettamente integra sono parte integrante del fascino del MAB: proprio nel 1434 la famiglia Bianciardi acquistò il Palazzo dai Ricasoli ed il contratto originale d’acquisto è un esempio dei tesori ancora consultabili nell’archivio.
A questo scopo, coronando in questo modo un lavoro assai lungo e laborioso, tutto finanziato con mezzi propri, gli eredi della famiglia Bianciardi hanno creato l’Associazione Amici di Palazzo Bianciardi.
“Sono cresciuta con la consapevolezza del valore di queste carte e di questi preziosi volumi, ma per la prima volta nella mia vita ho sentito che se non li avessi trasformati in qualcosa di vivo nel presente, probabilmente la memoria storica di questo patrimonio sarebbe andata perduta”.
Gaia Bianciardi, Responsabile progetto MAB- Presidente Associazione Amici Palazzo Bianciardi
Ma diamo un po’ di numeri di questa imponente collezione privata da oggi fruibile su appuntamento a chiunque ne faccia richiesta: oltre trecento volumi antichi, alcuni di estrema rarità, un archivio storico che copre oltre cinquecento anni di storia, pergamene che documentano una quantità di atti e in estrema sintesi la vita della famiglia nel territorio da fine Trecento, oltre duecento reliquie integre e ancora corredate dei certificati di autenticità e dei sigilli dell’autorità ecclesiastica.

Il MAB costituirà il punto di partenza per una serie di progetti sul territorio, tutti collegati alla storia racchiusa nei documenti a disposizione ed in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Castellina in Chianti ed i privati che ne vorranno far parte.
Un immenso lavoro di censimento e catalogazione, quindi, che è stato possibile anche grazie alla consulenza del Professor Massimiliano Bellavista – Università degli Studi di Siena – che ha seguito Gaia e la sua famiglia durante la manutenzione e il restauro di tutto il patrimonio librario.
“Abbiamo di fronte un patrimonio di assoluto interesse, sia per la rarità di alcuni volumi e la particolarità degli oggetti e delle reliquie, ma anche, e soprattutto, per il fatto di essere miracolosamente rimasto intatto nel corso dei secoli che pure non hanno risparmiato al territorio eventi tumultuosi e molti danneggiamenti. Storia, arte, legge, economia, medicina, religione, nella collezione esposta al MAB si può entrare in una macchina del tempo in grado di restituirci con estremo realismo e profondità il senso di un periodo storico, degli interessi e delle curiosità che animavano gli uomini e le donne tra Cinquecento e Ottocento “
Massimiliano Bellavista, Coordinatore tecnico e organizzativo del progetto MAB
Il materiale già catalogato costituisce il cuore del MAB, che sorge in un fondo di Palazzo Bianciardi, di proprietà della famiglia, affacciato sulla storica Via Delle Volte disegnata dal Brunelleschi prima e da Giuliano da Sangallo poi.
Il Presidente Giani nel suo intervento ha sottolineato come egli ritenga uno dei compiti primari del suo mandato quello di prodigarsi per proteggere ed aiutare a far conoscere il patrimonio di una Regione ricca di cultura come la Toscana, nel quale certamente rientra la colleziona esposta al MAB. Giani ha inoltre evidenziato che proprio nel 2021, e precisamente il primo Dicembre, si celebrano i 500 anni della morte, avvenuta nel 1521, di Papa Leone X, Giovanni de’ Medici il secondo figlio di Lorenzo il Magnifico La figura di questo Papa, oggi poco conosciuta, è assai peculiare. Raffigurato benedicente nel Salone dei Cinquecento, giocò un ruolo fondamentale nel consolidare il potere della casata nel Cinquecento. Ma soprattutto questo Papa che nel 1517 concedeva le indulgenze ai pellegrini che raggiungessero la “Gerusalemme” di San Vivaldo è lo stesso che in segno di gratitudine per le molte occasioni in cui vi era stato ospitato, lascia il suo stemma (stemma della famiglia Medici) sopra la porta di Palazzo Bianciardi. Lo stesso Leone X con bolla papale conferisce un particolare e unico onore alla Cappella di famiglia: ancora oggi è possibile conferire l’indulgenza plenaria nel giorno di San Francesco (4 di ottobre) e nel giorno del perdono di Assisi (1 agosto). Un ultimo punto che Giani ha portato all’attenzione dei partecipanti è che proprio nel Salone dei Cinquecento sono raffigurati i territori chiantigiani, ovvero quelli stessi territori che dal 2021 sono candidati per l’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale culturale e naturale dell’Unesco. E proprio per l’ottenimento di questo importante riconoscimento per il ‘paesaggio culturale del Chianti classico’ sta prodigando i suoi sforzi il Consorzio Vino Chianti Classico, i cui rappresentanti hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione. Il MAB sembra essere un ottimo esempio delle ragioni che supportano e rafforzano questa candidatura. È seguita una visita ai locali del MAB.
Il MAB, da oggi debutta quindi nel mondo culturale come museo online www.mab-it.org in attesa di diventare museo a tutti gli effetti una volta ottenuti i finanziamenti necessari.
Nel frattempo la collezione privata può essere visitata su prenotazione.
Il concept del MAB nasce in un anno difficile, il 2020, ma forse proprio per questo è stato ben progettato e ideato in tutti i suoi aspetti come parte di un necessario rilancio turistico del territorio, comprendente anche una destagionalizzazione dei flussi. Due elementi l’hanno caratterizzato fin da subito: una forte interazione con l’Amministrazione Locale, dal primo momento coinvolta nel progetto e molto attenta al suo sviluppo e la collaborazione con l’Università di Siena che consentirà di creare una Start Up dedicata alla gestione ed alla valorizzazione e promozione dei beni culturali, incentrata sull’animazione di questa nuova struttura museale, attraverso la formazione di 3 giovani imprenditori.