Massimo Granchi di MonteroniVIva: “È necessario chiedere un intervento immediato”

“Ci sono regali e regali: a qualcuno i piloni, per altri una strada. I progetti di ammodernamento di Cassia e SR429 nascono nel medesimo periodo per lo stesso motivo: far respirare i piccoli centri urbani dislocati lungo il loro asse. Siena e la Valdarbia nel primo caso, il tratto da Poggibonsi a Empoli nel secondo”. Lo scrive il gruppo MonteroniVIva in una nota.

“I lavori partono assieme, ma con destini totalmente opposti – scrive il gruppo consiliare di Monteroni d’Arbia -: la nuova SR429 nasce cresce e prende forma, si inaugura quasi subito il primo lotto da Poggibonsi a Castelfiorentino e qualche giorno fa un bel numero di amministratori indossa il vestito della festa per il taglio del nastro per la definitiva conclusione, alla presenza del Presidente della Regione Giani. Un bel regalo di Natale. Al contrario la nuova SR2 Cassia Monteroni d’Arbia – Monsindoli nasce e muore in pochi anni. Restano sul campo relitti di pilastri, rilevati ed altre opere. La vegetazione riprende il sopravvento e a breve cancellerà quanto poco fatto fino a ieri”. 

“Nel frattempo – si legge – , si è anche cancellato l’interesse, quello della comunità, degli amministratori, delle istituzioni. “Nessuno si è più messo “sotto” per sollecitare i vari anelli della catena di comando. La competenza è passata dalla Provincia alla Regione, poi dalla Regione all’Anas, e quasi non se ne è parlato più neppure in campagna elettorale delle regionali.  All’ultimo giorno di campagna elettorale, la Ministra De Micheli annunciava la quasi ultimazione della progettazione.  

“Ci domandiamo, nel confrontare le due foto e nel leggere le frasi degli amministratori sull’importanza della nuova 429 per lo sviluppo del territorio, cosa ne sarà della Cassia e di coloro che ci vivono intorno – dichiara Massimo Granchi, capogruppo di MonteroniVIva in Consiglio comunale –  È necessario svegliarsi e chiedere un intervento immediato, che si torni a parlarne e che le pressioni delle istituzioni locali si facciano sentire quanto prima perché è già tardi. Per partire, andrebbe bene anche una foto di tutti gli amministratori della Valdarbia. Davanti al pilone, invece che di fronte al nastro”. 

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