Il Tuscany Bike Park all’opera per formare le future guide esperte di cicloturismo

Che il territorio di Casole d’Elsa, da anni insignito della Bandiera Arancione, sia un’eccellenza del turismo slow, è un dato noto ai più.

Negli ultimi anni Casole è anche diventata un polo di attrazione per il mondo degli amanti della bicicletta.

Infatti per godersi un borgo medievale a 400 metri, ricco di monumenti e opere d’arte, nel cuore della Toscana, potrebbero non bastare l’ottimo cibo toscano, o il verde incontaminato, o i gioielli contenuti nel Museo della Collegiata.

Serve movimento e impegno. Da qui nasce il progetto Terre di Casole Bike Hub, il primo bike hub della Toscana, nato dallo sforzo di investitori pubblici e privati, al servizio del cicloturismo.

Se la Toscana è stata definita come la “Best Green Destination” italiana, è Casole a giocare il ruolo da leone, posta in un triangolo tra Siena, San Gimignano e Volterra.

Anche le maggiori riviste del settore, a livello europeo, si sono accorte di Casole, dedicando copertine e recensioni per il turismo a due ruote negli ultimi due anni.

Se questo non basta, nasce proprio a Casole il “Tuscany Bike Park”, con lo scopo di promuovere la cultura dell’accoglienza al turismo da bike, ma anche per far aumentare consapevolezza, organizzando anche corsi in tutta la provincia per guide cicloturistiche.

Il prossimo corso si terrà a Volterra, alla Siaf, e avrà inizio il 10 marzo, con future guide provenienti da Poggibonsi, Casole, Sovicille e Siena.

“Formare guide autoctone consente di presentare il nostro territorio al meglio, per farlo scoprire e vivere in maniera consapevole – spiega Paolo Bartali, Presidente del Tuscany Bike Park – al termine di questo corso, potremo contare su 30 Guide esperte del territorio, che sapranno illustrare e valorizzare le nostre bellezze naturalistiche e paesaggistiche, riconosciute come uniche in tutto il mondo”.

Insomma, una marcia in più, data dalle bike, per il turismo a Casole d’Elsa, ma anche in tutto l’ambito turistico Valdelsa Vadicecina.

Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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