Il direttore del “Fatto Quotidiano”: “Servono testimoni più credibili di quelli apparsi in tv”

Il direttore de “Il Fatto Quotidiano” Marco Travaglio bacchetta “Le Iene” sul caso David Rossi. “Servono testimoni più attendibili” scrive il giornalista rispondendo a una lettera di un lettore del “Fatto” su caso dell’ex capo della comunicazione di Mps.

“Che quei festini ci siano stati è più che probabile- si legge nella risposta di Travaglio -, ma che abbiano influenzato le indagini pare smentito dagli atti. Purtroppo molti testimoni delle “Iene”, dinnanzi ai Pm di Genova, hanno detto il contrario di ciò che avevano detto in tv e raramente le loro parole hanno trovato riscontro, anzi spesso sono state smentite dai fatti. La segretaria dei vertici Mps – si legge nella richiesta di archiviazione – ha fatto alle “Iene” ‘affermazioni destituite di fondamento’ “.

“Le critiche delle “Iene” alla seconda indagine senese – aggiunge Travaglio – sono state ritenute ‘prive di pregio’ perché essa è risultata ‘ampia e scrupolosa’ su tutti gli aspetti investigativi trascurati dalla prima indagine e che le persone offese (la famiglia Rossi, ndr) avevano ripetutamente sollecitato’. E ‘nessun accertamento ha consentito di dimostrare’ che le indagini dei pm senesi ‘siano state in qualche modo condizionate dai festini’, anzi questa è definita una ‘tesi suggestiva e azzardata’. Uno dei testimoni delle “Iene” sui party ha addirittura ammesso di aver inviato al giornalista email ‘modificando la data’ dei festini. Un altro che in tv aveva riconosciuto l’ex banchiere Mussari ha detto di averlo fatto perché ‘frastornato’, perché ‘prima e anche dopo l’intervista Monteleone mi mandava delle fotografie, cinque o dieci alla volta’ e oggi ‘non ho la certezza si trattasse di una persona presente ai festini'”.

“Due testimoni delle “Iene” – prosegue – vengono giudicati dai pm di ‘scarsa valenza probatoria’ e un terzo ‘intrinsecamente assai poco attendibile’ e in parte ‘smentito’. Ciò non significa naturalmente che i pm siano stati irreprensibili, né che David Rossi si sia suicidato. Insomma bisogna indagare ancora. Ma bisogna farlo con serietà, con accuratezza e possibilmente con testimoni più seri e attendibili di quelli visti finora in tv”.

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