Il tribunale di Genova ha accolto la richiesta dei pm di archiviazione dell’inchiesta per abuso d’ufficio e favoreggiamento della prostituzione

Il gip della Procura di Genova ha archiviato l’indagine sui presunti festini a luci rosse a cui avrebbero partecipato alcuni magistrati senesi che conducevano le indagini sulla morte di David Rossi, l’ex responsabile della comunicazione di Banca Mps morto dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni, la sera del 6 marzo 2013.

La procura di Genova aveva aperto un’inchiesta per abuso d’ufficio e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, a carico di ignoti, dopo una puntata della trasmissione de Le Iene, in cui l’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini aveva raccontato in un fuori onda che le indagini erano state insabbiate a causa di quei festini.

I pm genovesi avevano raccolto numerose testimonianze ma avevano chiesto l’archiviazione.

Secondo la procura, vero è che nella prima indagine ci sarebbero state alcune lacune e che alcuni pm avrebbero tenuto forse dei comportamenti inopportuni, ma non ci sarebbero prove che tali comportamenti avrebbero compromesso l’inchiesta sulla morte di Rossi. 

Lo scorso 17 dicembre il giudice per le indagini preliminari di Genova, Maria Franca Borzone, si era riservato di decidere sulla richiesta di opposizione (formulata dai legali da parte della famiglia di Rossi) rispetto alla richiesta di archiviazione della Procura ligure sul caso “escort e festini”, in merito alla morte di David Rossi.

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