Salta la riunione in programma per oggi. Manca l’accordo sulla presidenza. Picchi (Lega): “Tante audizioni”

Non ci sarebbe accordo sulla presidenza della commissione d’inchiesta sul caso della morte di David Rossi, la cui riunione si sarebbe dovuta tenere questo pomeriggio. Dopo lo slittamento della settimana scorsa, ieri in tarda serata è arrivata la comunicazione di un ulteriore rinvio.

Non ci sarebbe l’accordo per la presidenza, posto per il quale sarebbe in pole position Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia) che ha firmato la proposta di legge a aprile 2019 per l’istituzione della commissione. Per la presidenza serve la maggioranza assoluta dei venti componenti dell’organismo e non ci sarebbe l’accordo. La commissione avrebbe oggi dovuto eleggere anche vicepresdeinti e segretari. La data della prossima riunione non è ancora stata stabilita.

Della commissione a Montecitorio fanno parte, oltre a Rizzetto, altri 19 parlamentari come ufficializzato il 30 aprile : Ingrid Bisa, Claudio Borghi, Guglielmo Picchi, Leonardo Tarantino (Lega), Susanna Cenni, Luca Sani (Pd), Azzurra Cancelleri, Giuseppe D’Ippolito, Luca Migliorino, Leonardo Donno, Valentina Dorso, Francesco Sapia (M5 stelle), Alessandra Armellino (Gruppo Misto), Cosimo Maria Ferri (Italia Viva), Federico Fornaro (Leu), Guido Germano Pettarin, Cristina Rossello, Franco Vazio e Pierantonio Zanettin (Forza Italia)

A margine della presentazione della candidatura per le suppletive di Siena di Tommaso Marrocchesi Marzi di lunedì scorso, ha parlato dei lavori della commissione il parlamentare Guglielmo Picchi.

“Con molti anni di ritardo, però alla fine il Parlamento ci è arrivato – ha detto – Sarà un’inchiesta importante, per cercare di capire quello che la magistratura non è riuscita a capire, quello che è successo quella notte a David Rossi. Inchiesta giornalistiche hanno fatto molto di più della magistratura, speriamo che questa commissione d’inchiesta possa dare verità alla famiglia e a tutta la comunità senese. Tenuto anche conto di quanto sia importante il Monte dei paschi nella vita di ogni senese e di ogni famiglia di Siena”. 

“L’idea – ha detto – è di fare subito un punto della situazione e stabilire una serie di audizioni di persone che sono state coinvolte nell’indagine. Ricordo che la commissione d’inchiesta ha una reale capacità di incidere, perché ha gli stessi poteri della magistratura inquirente. Possiamo fare molto. L’idea è dunque iniziare con una serie di audizioni, per capire soprattutto il contesto. E sentire anche tutte quelle persone che non sono state sentite dalla magistratura, sicuramente troveranno ascolto all’interno della commissione stessa. Da lì partiremo per ricostruire, mattoncino dopo mattoncino, la verità sul caso”.Una caso che ha scosso molto la comunità senese, oltre naturalmente alla famiglia di Rossi”

“Presenteremo – ha concluso – un documento al Parlamento, faremo tutte le nostre attività, sentiremo le persone coinvolte e stenderemo una relazione. Tutti i partiti fanno parte della commissione avranno a disposizione questo lavoro che poi sarà presentato in aula. Speriamo che sia qualcosa di serio, credibile e utile per la ricostruzione della verità”.

Le parole di Guglielmo Picchi.

La commissione, come si legge nel testo di Rizzetto dovrà “ricostruire in maniera puntuale i fatti, le cause e i motivi che portarono alla caduta di David Rossi dalla finestra del proprio ufficio della sede storica di Rocca Salimbeni e le eventuali connesse responsabilità di terzi; esaminare e valutare il materiale raccolto dalle inchieste giornalistiche sulla morte di David Rossi e indagare sulle vicende a lui collegate come denunciate e rese pubbliche attraverso le medesime inchieste; analizzare le modalità e l’attendibilità dell’operato delle amministrazioni dello Stato, anche in relazione alle inchieste della magistratura; riferire alle Camere l’esito dell’inchiesta”.

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