Il Pm Aldo Natalini

Oggi il pm è stato ascoltato in commissione parlamentare sulla morte di david Rossi. Dopo l’audizioni di ieri con l’Avv. Mussari, Natalini ha chiarito quale erano state le motivazioni per le perquisizioni che Rossi aveva subìto

“Rossi non è mai stato indagato”.

Ha esordito così il pm rispondendo alle domande dei membri della commissione parlamentare sui motivi delle perquisizioni subìte da Rossi il 19 febbraio 2013 sia nel suo ufficio che a casa.

Non sono mai state chieste dai pm nemmeno le intercettazioni delle telefonate con l’ex management di Mps. Quello che le indagini volevano chiarire riguardava i rapporti con Mussari e Vigni e accertamenti circa quanto l’ex capo comunicazione di Mps potesse conoscere sull‘operazione Nomura, dopo il ritrovamento contratto trovato in cassaforte del dg Mps Antonio Vigni.

“Cercavamo una eventuale corrispondenza con Mussari, che era indagato. Rossi non è mai stato indagato invece”.

“Rossi non è mai stato iscritto, non c’era nessun elemento, né furono chieste per Rossi intercettazioni telefoniche. Non è mai stato ritenuto meritevole di audizione da parte nostra. Lo sentì solo la guardia di finanza”, ha sottolineato Natalini.

Si cercavano quindi altri elementi che potessero servire alle indagini che, stando a quanto riportato da Natalini però, non furono mai trovati.

“La prima volta fu perquisito nel maggio 2012 ma la perquisizione dette esiti negativi”.

“Dopo l’operazione Santorini e l’uscita di scena di Mussari anche come presidente dell’Abi, l’attenzione e la tensione dei media sulle vicende della Banca senese furono altissime“, ha dichiarato il pm .

Motivo questo che determinava la presenza costante della comunicazione di Mps su temi molto delicati.

La gestione delle indagini.

Natalini è stato sostituto procuratore a Siena dal 2011 al 2018, alle domande riguardo le critiche mosse alla magistratura senese, anche per la gestione delle indagini sulla morte di Rossi il pm ha risposto: “L’accusa di essere pm indolenti mi ha ferito. Non c’è stato ambito di Siena che non stia stato investigato da noi della procura di Siena. Abbiamo investigato ogni ambito della città, dalla banca al Palio”.

Irene Chiti
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