Valentino Fanti è stato ascoltato questa mattina nella commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda della morte di Rossi

La mattina del 4 marzo lei si recò nell’ufficio. Ci può dire cosa ricorda della mail che le fu consegnata dalla Piaeraccini?

“La signora Pieraccini venne da me la mattina del 4 marzo per farmi vedere la mail con cui David Rossi annunciava il suicidio. Sì, sono sicurissimo che fosse il 4 marzo”, ovvero due giorni prima che Rossi morisse precipitando da una finestra della banca. Lo ha detto davanti alla commissione parlamentare sulla morte del manager Mps Valentino Fanti, all’epoca segretario del cda della Banca e della segreteria di presidente e amministratore delegato, incarichi che aveva assunto nel 2014 e ha lasciato nell’ottobre 2016 con il pensionamento    

“Riguardo alla mail del dottor Rossi nella quale c’era scritto “Domani mi suicidio davvero, aiutatemi” – ha detto Fanti – questa mail fu indirizzata alla posta del dottor Viola a cui io e la segretaria di Viola Pieraccini avevamo accesso. La mattina di lunedì 4 marzo, e sono sicurissimo fosse quello il giorno. Poi durante la giornata ci furono altre mail fino all’ultima, verso le 17 dove Rossi diceva Hai ragione sono io che mi faccio problemi l’altro giorno mi sono spaventato.” Con questa ultima mail mi tranquillizzo. Dopo la morte non sono più rientrato nella mail”

Il giorno successivo la morte di Rossi, sa se qualcuno ha avuto accesso all’ufficio di Rossi?

“Non ne sono a conoscenza”

Frequentava Rossi al di fuori del lavoro?

“No, ci siamo sempre frequentati nell’ambito lavorativo. Il nostro era solo un rapporto di lavoro.”

La famosa mail mail è datata lunedì 4 marzo, lei aveva parlato con Rossi il venerdì prima. Cosa vi siete detti?

“Anche io avevo subito delle perquisizioni, ero stato interrogato sulla gestione Mussari-Vigni e le operazioni finanziarie Alexandria. Ho passato momenti estremamente difficili, avevo cercato di rincuorarlo su questo, anche io ero in uno stato d’animo difficile, forse peggio del suo.”

Viola aveva dato l’accesso alle mail di lavoro anche ad altri? Si ricorda il contenuto dell’ultima mail?

“No, Viola ha dato l’accesso della posta a me e alla collega Pieraccini. Almeno che io sappia.”

Lei conosceva bene le dinamiche della banca e di chi ci lavorava, ha un’idea personale sulla vicenda?

“Difficile dirlo. Io ritengo che David si sia suicidato. Parre personale.”

La mattina dopo il 6 marzo,cioè dopo la morte di Rossi, ci fu un briefing con i dirigenti di allora. Cosa vi siete detti?

“La sera del 6 marzo Profumo e Viola non erano a Siena. Arrivarono a Siena la mattina dopo e convocarono i dirigenti della prima linea. Ci fu soltanto momenti di sconforto, ricordi, ma non ci fu nulla di particolare. Non ci furono commenti ai giornali. Era una situazione di cordoglio. Quasi tutti avevano avvertito questo disagio che accompagnava David Rossi nell’ultimo periodo.”

Irene Chiti
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