Col caro bollette in Toscana rischiano la chiusura entro sei mesi almeno 11.000 imprese del terziario, per un totale di oltre 27.000 occupati che resterebbero senza lavoro.
Questa è la stima che è stata resa pubblica nelle ultime settimana dalla Confcommercio Toscana. I rincari di luce e gas sono insostenibili per le imprese e le attività del territorio, anche a Siena la situazione è preoccupante.
Tutto il commercio spengerà le luci in segno di protesta. L’iniziativa è fissata alle ore 12 di oggi 31 agosto.
Un’iniziativa simbolica promossa da livello nazionale da Confcommercio in collaborazione con Federdistribuzione, Ancd-Conad e Ancc-Coop a cui ha aderito Confcommercio Toscana. Una iniziativa simbolica, certo, ma che vuole portare all’attenzione l’insostenibilità degli aumenti dei costi .
Una situazione che sta generando panico tra le aziende locali in vista del prossimo autunno. Molte delle PMI sono state raggiunte da avvisi di pagamento anticipato delle bollette di gas e luce, a cui è difficile far fronte. I costi di gestione delle attività diventano sempre più insostenibili e il segno più tangibile sono le chiusure sempre più frequenti con la conseguente perdita di posti di occupazione.
Importi quasi ovunque triplicati, quando non addirittura quadruplicati: i costi energetici a carico di bar, ristoranti, pizzerie, pub, al pari di quando accade per negozi, alberghi, uffici e altre attività del terziario, sono diventati insostenibili all’interno del bilancio aziendale così come per le famiglie.
Una stangata insostenibile, che rischia di mettere fuori mercato 90mila attività in tutta Italia.