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“Per il futuro evitare personalismi: vince la squadra” commenta il sindacato in merito alla riorganizzazione dell’attività di cardiochirurgia nell’ospedale Le Scotte

L’intersindacaledella dirigenza dell’area sanità toscana apprezza lo sforzo fatto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese nella riorganizzazione dell’attività cardiochirurgica, al fine di non perdere alcuna eccellenza e consentire a tutti gli operatori di esprimere al meglio le proprie professionalità, al servizio della cittadinanza tutta.

Siamo certi che la direzione aziendale fornirà risorse e chiare direttive organizzative atte a garantire che attività così complesse e delicate siano svolte in un clima sereno. Il nuovo assetto deliberato, che vede la presenza di una struttura a guida ospedaliera e una a guida universitaria, consentirà ad entrambe le componenti di avere opportunità di crescita e di realizzazione professionale, nell’ottica di quelle pari opportunità da sempre rivendicate. Per tutti i professionisti coinvolti auspichiamo la migliore collocazione organizzativa possibile in base alle loro competenze ed alla primaria tutela della sanità pubblica, ricordando a tutti che la responsabilità gestionale di una struttura organizzativa non incide e non si riflette sulla qualità professionale dimostrata da medici che continueranno adoperare e salvare vite indipendentemente dalla tipologia di incarico ricoperto. Chi ha più filo da tessere lo faccia e dimostri il proprio valore, professionale e gestionale, nell’interesse dei pazienti e dell’azienda pubblica cui appartiene: sarà cura della Direzione verificare il raggiungimento degli obiettivi aziendali e quelli cogenti del Piano Nazionale Esiti. È compito di tutti gli attori coinvolti garantire che attività così complesse e delicate siano svolte in un clima sereno, evitando eccessivi personalismi e ribadendo la fondamentale importanza del lavoro di equipe: nessuno vince la Coppa dei campioni senza una squadra valida e compatta, il bisturi non ha colore politico né campanile e le terapie sono prescritte usando l’unica linguache è quella della scienza, nell’interesse esclusivo della salute dei cittadini, garantito universalmente dalla Costituzione.

È giunto infine il tempo che le immotivate norme legislative che disciplinano il conferimento di incarichi di elevata responsabilità gestionale all’interno delle aziende ospedaliero-universitarie(D.Lgs 517/99,che non prevede alcuna forma di selezione pubblica per affidare a docenti universitari la direzione di strutture complesse assistenziali) siano profondamente riviste e adeguatamente regolamentate, nell’ottica di privilegiare il meritoe nonl’appartenenza all’unao l’altradelle duecomponenti (ospedalieraed universitaria), se veramenteabbiamo a cuorela salutedi tutti.

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