I dubbi e le incertezze del Palio che sarà
“Dopo tre anni torniamo a correre, che emozione. Una domanda però mi sorge spontanea… Che Palio ci aspetterà? Non c’è ancora molta chiarezza da questo punto di vista…
Giulia”
Che Palio sarà?
E’ la domanda che ci facciamo più spesso da un paio di mesi a questa parte, da quando la macchina del Palio si è rimessa in moto. Sono passati 3 anni dall’ultimo nerbo alzato, non proprio un giorno. Sarà il Palio della ripartenza? Delle mascherine? Dell’amnistia? Delle restrizioni?
Sarà semplicemente il Palio dei giovani. Il Palio di chi ha perduto 3 dei migliori anni della propria vita. Il Palio dei bambini, che hanno un ricordo sbiadito di tutto quel tourbillon emozioni. Il Palio di chi, semplicemente, ha voglia di rivivere quei momenti che non si possono descrivere. Ci sarà anche tanta paura, inutile negarlo. Persone che “non se la sentiranno” di venire in Piazza con tutta quella gente perché comunque, il Covid, ha fatto e fa ancora paura a molti.
Sono successe tante cose dall’ultimo nerbo alzato; il mondo è cambiato e il Palio si saprà adeguare ai tempi che corrono, come ha sempre fatto. Sarà un Palio diverso da quello che avevamo lasciato? Possibile, non lo sappiamo. Ci sarà lo straordinario? Probabile, ma non sappiamo nemmeno questo. Siamo ad aprile e ancora ci sono tante domande a cui non sappiamo rispondere, ma da una parte è bello anche questo. Stiamo vivendo i mesi più belli dell’anno nella speranza che tutto vada bene, perché come diceva la pubblicità: “l’attesa del piacere non è essa stessa il piacere?”.
L’unica certezza è che sarà il Palio dei giovani, di coloro che più di tutti hanno sofferto la mancanza dello stare insieme.
