Il presidente di Federfarma Siena interviene sulle recenti segnalazioni dei tamponi rapidi venduti al di fuori delle farmacie e spiega come capire se il tampone è conforme alle normative

“I tamponi venduti nelle farmacie sono sicuri, conformi alle normative e di alta qualità, quelli venduti da attività commerciali di vario genere non lo so, è necessario fare le opportune verifiche sulle licenze di vendita”. E’ intervenuto così Marco Venturi, presidente di Federfarma Siena alla luce delle recenti segnalazioni sui tamponi rapidi fai da te in vendita al prezzo di 7 euro presso alcuni negozi cinesi a Poggibonsi.

E’ possibile, quindi, stando alle tante segnalazioni pervenute in redazione che si riescano a trovare tamponi in negozi diversi dalle farmacie. Serve una licenza di vendita per poterli vendere e molti negozi sono nelle ultime settimane sotto la lente di ingrandimento dei controlli necessari da parte delle forze dell’ordine. Quello che salta all’occhio, però, è anche la difformità del prezzo di vendita. Prezzo che varia da 4 euro fino ai 20 e che rischia di creare ancora più confusione dopo la “caccia al tampone” che ha creato psicosi nel periodo natalizio dove i test rapidi fai-da-te sembravano introvabili.

“Il dispositivo medico di cui parliamo non ha un punto di riferimento ben preciso dove essere venduto, sempre che sia in regola con tutti i parametri. I tamponi ad esempio possono essere venduti, oltre che nelle farmacie anche nelle parafarmacie, nelle sanitarie e anche presso alcuni tabaccai. Detto questo però – chiarisce Venturi – bisogna fare le opportune verifiche sulle licenze. Quello venduto nella farmacia è per certo un prodotto conforme alle normative e di alta qualità”.

Come capire quindi se il prodotto che si acquista è in linea con le normative? “Il tampone – ha spiegato – deve essere venduto al pubblico con tutte le istruzioni e le caratteristiche opportuni quali l’imballaggio, il nome del produttore, il lotto e la data scadenza. Se nei negozi cinesi a cui ci si riferisce sono stati venduti i singoli elementi che normalmente si trovano all’interno della confezione tutti insieme, allora si tratta di frode. Ma – ha fatto un passo indietro – non sono io a doverlo dire, ci sarà chi farà gli opportuni controlli. I tamponi presenti nella farmacia – ha così concluso – sono conformi alle normative di libera vendita, sugli altri non garantisco la bontà e la veridicità”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui