Un gruppo di contradaioli emoziona con un canto che commuove e riempie il cuore. Dal Cortile del Podestà, il saluto di Siena al nuovo anno

Arriva il nuovo anno, il 2022 ci apre le sue porte e tutta la comunità spera in un abbraccio ben più caldo di quello dell’anno appena trascorso. Sembra un corsa a ostacoli, oppure una lunga maratona su un terreno impervio di cui non si conosce la lunghezza.

Siamo stanchi, Siena è stanca.

La pandemia chi ha messi di fronte ad una prova sfiancante, le privazioni subite ci hanno resi più ruvidi, forse. Ma il cuore del senese, del contradaiolo, è conosciuto per essere ricco di sogni, sempre pronto a riempirsi di speranze.

“E a chi sognando insegue una chimera…”

Così facciamo, ancora una volta, in una notte schietta e neanche troppo fredda. Così facciamo, noi sognatori delle lastre, allo scoccare della mezzanotte.

Nella prima notte del nuovo anno, proprio nel cuore di questa città immortale, si lèva un canto.

Buon anno, buona fortuna

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