Questo l’obiettivo portato avanti dal progetto “La mia scuola debullizzata”

Prevenire atti di bullismo e cyber bullismo, concentrati soprattutto nelle scuole. È stato questo l’obiettivo portato avanti dal progetto “La mia scuola debullizzata”, lanciato dal Rotary Club Valdelsa e abbracciato dalle scuole medie di otto comuni della Valdelsa, con l’appoggio dei rispettivi enti locali. Oltre trenta le ore di lezione online tenute dalla psicologa Sara Ginanneschi, che hanno coinvolto circa 3 mila ragazzi e ragazze di 36 classi appartenenti a 8 plessi: Certaldo, Castelfiorentino, Montaione, Gambassi, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Casole d’Elsa e Radicondoli.

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Bullied boy sitting on floor in classroom

Obiettivo: prevenire il bullismo

Di bullismo si parla sempre troppo poco, anche se le scuole prevedono ogni anno incontri formativi sul tema. Spesso il bullismo arriva nelle prime pagine dei quotidiani quando ormai è troppo tardi. Gli atti di bullismo e cyber bullismo, infatti, possono avere conseguenze molto pesanti per le vittime e devono essere arginati il più possibile. Il modo migliore per farlo è sensibilizzare i ragazzi e cambiare radicalmente una cultura sbagliata, che si è sviluppata negli ultimi decenni. “Ho sempre avuto il pallino del bullismo” racconta Niccolò Mucerino Bucalossi, presidente del Rotary Club Valdelsa “e ho voluto dare un mio contributo durante l’annata da presidente del club. Confrontandoci con i soci, il vice e il consiglio abbiamo strutturato un progetto per coinvolgere i ragazzi delle scuole medie. È questa, infatti, l’età più critica, in cui si può ancora intervenire”.

Progetto nato prima del Covid

Il progetto è nato prima del Covid ed era stato pensato come una serie di incontri frontali. “Il progetto era nato in presenza” spiega il presidente del Rotary Valdelsa “ed erano previsti incontri suddivisi per scuole e per classi (tutte le prime, tutte le seconde e tutte le terze). Avevamo pensato a incontri nelle aule magne o nelle palestre. Questa prima fase prevedeva il coinvolgimento di una psicologa, la dottoressa Sara Ginanneschi, che fa parte della struttura media ‘L’isola di Bau’ di Certaldo e si occupa di psicologia infantile. Dopo questi incontri abbiamo proposto un tema da svolgere, chiedendo ad ogni scuola di istituire una commissione interna per giudicare questi elaborati estrapolando i migliori. Quelli segnalati dalle scuole sono stati premiati con un buono acquisto. Il valore e la quantità dei buoni sono relativi al numero di iscritti e all’ampiezza del plesso”.

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“Per il progetto” aggiunge Bucalossi “sono stati stanziati dal Rotary 6 mila euro di buoni acquisto, 3 mila per il territorio della Valdelsa e 3 mila per l’Alta Valdelsa. Ha collaborato con noi anche il Rotary Club Alta Valdelsa, permettendo di arrivare dalle porte di Empoli alle porte di Siena. Siamo riusciti a entrare in otto comuni, coinvolgendo circa 3 mila ragazzi in totale”.

Il Covid non ha impedito il progetto “La mia scuola debullizzata”

Il progetto ideato dal Rotary Club ha dovuto subire una riprogrammazione in seguito alle restrizioni imposte per il contenimento del Covid 19, in particolare ricorrendo alle lezioni a distanza. “Abbiamo dovuto riprogrammare il progetto” racconta Bucalossi “ricorrendo alle lezioni online. Dobbiamo ringraziare la dottoressa Ginanneschi che ha saputo gestire tutto con grande professionalità, nonostante il suo impegno si sia quadruplicato”.

“Inizialmente eravamo preoccupati di ricorrere alla Dad” afferma Bucalossi “perché pensavamo ai vari disagi che potevano avere i ragazzi. Invece, frazionando le classi e riducendo il numero dei ragazzi a cui ci rivolgevamo, abbiamo avuto un buon livello di partecipazione e di coinvolgimento. Il lavoro svolto è stato riconosciuto anche dagli insegnanti, che hanno apprezzato il progetto. All’inizio avevamo molti dubbi e abbiamo anche pensato di abbandonare il progetto, ma siamo andati avanti lo stesso e grazie alla collaborazione delle scuole ce l’abbiamo fatta. Questo progetto è una goccia nel mare, ma abbiamo voluto lo stesso dare un contributo e un segnale”.

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Investire nei giovani per il loro futuro

Il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole medie era mirato a renderli consapevoli delle conseguenze che possono avere le loro azioni. Insegnamenti di educazione civica e di umanità, che saranno fondamentali per il loro futuro. “Credo molto nei ragazzi di oggi” afferma Bucalossi “perché sono gli adulti di domani. Se riusciamo ad educarli e a investire su di essi con valori come il rispetto, loro domani saranno degli adulti migliori. Purtroppo stanno attraversando un periodo storico in cui sono ancora più soli ed è ora il momento in cui dobbiamo stargli più vicino. La didattica a distanza e la frattura sociale che sta caratterizzando questo periodo potrebbe avere conseguenze pesanti sul loro sviluppo. Le scuole hanno già dei protocolli e dei programmi da seguire per sensibilizzare i ragazzi sui temi del bullismo. Noi abbiamo voluto dare un ulteriore stimolo”.

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Elaborati premiati per i loro contenuti

Al termine del ciclo di incontri i ragazzi coinvolti sono stati invitati a presentare un elaborato scritto sulle tematiche affrontate. Gli elaborati sono stati valutati da una commissione interna ad ogni scuola, soprattutto in merito al contenuto. Sono emersi degli aspetti interessanti. “Gli elaborati” spiega Bucalossi “sono stati valutati in base all’opinione personale personale e ai sentimenti che provano questi ragazzi. Alcuni studenti hanno parlato proprio di esperienze personali, si sono aperti. E’ emersa anche una cosa interessante: i ragazzi si fidano molto delle scuole, in alcuni casi anche più che delle famiglie. Questa è una cosa che deve far riflettere. Lo scopo dell’elaborato era quello di andare a lavorare con ogni singolo ragazzo, per tirare fuori dei sentimenti che potevano anche aver nascosto per vari motivi”.

“Anche il cyberbullismo e l’abuso dei social devono essere tenuti sotto controllo. I social sono un’arma impropria, data a dei ragazzi che ancora non sono formati. La triangolazione scuola – famiglia – ragazzi richiede un collegamento diretto e costante, altrimenti i ragazzi possono trovarsi in difficoltà”.

Buoni scolastici per gli studenti vincitori

I migliori elaborati sono stati premiati con buoni scuola donati dal Rotary Valdelsa. L’associazione ha predisposto un budget di 750 euro per scuola. Ogni plesso poi ha suddiviso la somma in vari premi per i primi classificati. “Abbiamo lasciato libertà di programmazione alle scuole” spiega Bucalossi “che hanno previsto buoni scuola di vario importo. Alcune scuole hanno deciso di dare i buoni direttamente ai ragazzi, mentre altre hanno deciso di acquistare dei gadget da un’associazione che fa prevenzione sul bullismo, da consegnare a ogni ragazzo. La finalità era che i soldi andassero ai ragazzi solo per materiali scolastici. Ci ha fatto piacere aiutare le scuole, sia dal punto di vista economico, anche se con una somma modesta, sia offrendo un progetto di prevenzione del bullismo”.

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