“Un nuovo programma industriale è necessario per far fronte alle indubbie necessità dettate dalla profonda crisi della realtà bancaria”

Attraverso una nota il coordinamento di SiAmo Siena ha parlato del BioTecnoPolo e del tessuto economico della città.

“Nell’ambito del dibattito che si sta sviluppando in merito al BioTecnoPolo – afferma SiAmo Siena -, intendiamo esprimere la nostra assoluta adesione al progetto che veda la nostra città polo aggregante di aziende che, utilizzando le esperienze e le professionalità presenti sul territorio, sappia realizzare un tessuto industriale in un settore che indubbiamente ha sempre trovato nel nostro territorio delle professionalità di eccellenza. Un nuovo programma industriale è necessario per far fronte alle indubbie necessità dettate dalla profonda crisi della realtà bancaria che non potrà più offrire l’occupazione e l’indotto che per decenni ha garantito alla nostra città benessere e un elevato standard di vita“. 

“Il settore delle biotecnologie – continua SiAmo Siena -, ha visto nel corso degli anni il fiorire di piccole aziende molto capaci, che a fianco della multinazionale Gsk, hanno saputo ritagliarsi uno spazio di mercato e garantire occupazione e reddito. Vorremmo che, il nuovo progetto, garantisse a ciascuna di loro il coinvolgimento nella realizzazione del programma di sviluppo legato alla nuova Fondazione che sarà poi lo strumento di eccellenza nella gestione e destinazione dei capitali garantiti dal Pnrr“.

“Se è vero che la grande realtà multinazionale ha prodotto nei decenni tanta occupazione – prosegue SiAmo Siena -, è allo stesso modo vero che i frutti e le ricchezze prodotte decisamente non sono state trattenute sul territorio, ed in ogni caso nessuno può dare garanzie sulle scelte industriali del futuro a differenza di tutte quelle piccole aziende in mano a quegli imprenditori che sono nati o hanno scelto il nostro territorio dove installarsi ma anche vivere e svilupparsi. Allo stesso modo riteniamo necessario garantire che le istituzioni locali sappiano sfruttare al meglio le ormai limitate risorse disponibili, non dimenticando la scellerata gestione della Fondazione Mps in merito al progetto Siena Biotech che ha visto nel corso di pochi anni la dilapidazione di un patrimonio superiore ai 100 milioni di euro senza produrre di fatto nessuna stabile realtà produttiva se non un deflagrante fallimento dell’azienda stessa. Quante opportunità e quante aziende avrebbero potuto richiamare quei capitali se gestiti con maggiore umiltà e lungimiranza?“.

“Allo stesso modo siamo profondamente preoccupati dall’esito dell’acquisto di quote che la Fondazione Mps ha recentemente fatto del veicolo operativo della Fondazione Tls, ovvero di Tls Sviluppo per un valore di 1.250.000 euro – conclude SiAmo Siena -. La situazione della società non sembra essere particolarmente florida. Il progetto per lo sviluppo delle monoclonali che aveva in pancia sembra ormai superato nei tempi e non più realizzabile. Ci chiediamo se l’ulteriore immissione di denaro sia volta alla realizzazione di un valido progetto industriale o l’ennesima rincorsa alla copertura di buchi di una gestione inadeguata. La nostra città e le nostre istituzioni non hanno più le risorse per permettersi gestioni fallimentari e pressapochiste, in tal senso esortiamo l’amministrazione comunale e gli organi competenti ad approfondire la reale situazione e a prendere gli eventuali provvedimenti”.

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