L’assessore Paolo Benini interviene sulle vicende dell’Istituto Rinaldo Franci e del Siena Jazz. Domani un incontro tra le parti

“In tutta franchezza cambiare le cose a Siena non è semplice dato che esiste un apparato politico/talebano e poco intelligente, nemmeno tanto sommerso, che è pregiudizialmente contro tutto. Nemmeno noi più o meno veniamo dal nulla, ma conta la direzione”.

Comincia così l’intervento di Paolo Benini, assessore all’Istruzione e allo Sport della giunta De Mossi, sulle vicende che stanno in questi giorni infiammando il dibattito cittadino, ovvero l’Istituto Musicale Rinaldo Franci ed il Siena Jazz. Sull’argomento è intervenuta, proprio in un’intervista realizzata da Gazzetta di Siena anche la ex presidente Miranda Brugi, che ha dichiarato di non essere a conoscenza del motivo per cui non è stata riconfermata.

“Mi pare che le vicende del Franci con la nomina di Anna Carli e soprattutto per la modalità in cui avviene – prosegue Benini -, e ora la vicenda Caroni che si dimette “motu proprio” per il Siena Jazz, ma anche la storia su Opera Laboratori, tutti arroccati sul passato, siano piuttosto dovuti ai rigurgiti di questo apparato che vuole mantenere tutto come è piuttosto che all’azione del Comune che ha il merito nel bene e nel male di muovere dal torpore.

Ora nel tutto “come è” c’è anche il cosa eravamo e cosa siamo diventati. Vi piace? Vorrei anche soffermarmi sul concetto di “eccellenza” , tanto usato da tutti, strombazzato, che non può essere un concetto statico quanto invece dinamico e che quindi si raggiunge o mantiene attraverso i cambiamenti continui. Del resto Aristotele definiva l’eccellenza non un traguardo ma un’abitudine”.

Le definite strombazzate eccellenze di Siena certamente lo sono – prosegue l’assessore -, lo saranno per Siena mentre per quanto riguarda il generale, senza nulla togliere, vorrei ricordare che ci sono eccellenze molto molto più eccellenti nel mondo e a quelle dovremmo mirare con ambizione e realismo. Possiamo ambire? Del resto forse, ripeto forse, io sono un “eccellente” professionista a Siena e magari anche voi, ma nel mondo dove mi colloco, dove vi collocate?? Io vivo bene questo confronto perchè lo trovo stimolante per migliorarmi ancora, se possibile. Dico questo perchè mi pare opportuno tenere il confronto su piani più realistici e, senza nulla togliere a nessuno, contesti che non hanno ricambio, rinnovamento di persone e metodi, sclerotizzano e diventano solo luoghi dell’autoperpetrazione di sè“.  

“C’è bisogno di tutti anche forse di Anna Carli, Franco Caroni, Opera Laboratori se si pongono in modo collaborativo – aggiunge ancora Benini – mentre pare più che intervengano, loro sì, in modo antagonista per lasciare tutto come è. Direi che il ruolo del Comune deve essere di traino, centrale, perchè penso che il “come è”, è come ci ha fatto diventare: MORTI!
“Troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante | e quasi sempre dietro la collina è il sole”.

Leggo di questa petizione fatta tramite change.org sul Siena jazz. Io ho fatto una petizione per il ripristino della cotoletta con patate a casa mia.  “Secondo essa” ci sarebbero, ci sono 2000 firme “contro” l’operato del Sindaco . Ora ovvio che io non conto una “beata m….”, tuttavia volevo dire che quelle firme coinvolgono anche me nel mio nulla in quanto io sono totalmente d’accordo con lui nelle motivazioni e sulle azioni susseguenti. Credo anche che una figura altissima che riceve 2000 firme a sostegno in poco tempo, abbia un mercato amplissimo che gli permetterà di rigenerarsi altrove. Ho scoperto che alle Badesse la strada continua verso un luogo chiamato mondo!!”

Domani il Comune di Siena dovrebbe incontrare sia i vertici dell’Istituto Musicale Rinaldo Franci, sia quelli di Siena Jazz, per avviare un dialogo e cercare di mettere fine alla querelle.

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