Abbiamo atteso molto questo tempo in cui sarebbe stato possibile tornare ad un calendario normale di corse a pelo.
Quelle primavere scandite da gite della domenica, quelle giornate in cui la passione condivisa vale lasciare da parte tutto il resto. Nel 2020 e nel 2021 alcune realtà hanno provato e sono riuscite con grandi sacrifici ad organizzare giornate di corse, a porte chiuse, con adeguata copertura streaming, per dare, nel vero senso della parola, fiato a cavalli e fantini e ad un ambiente a cui era stata tolta, dalla pandemia, la linfa vitale.
Organizzare le corse a porte chiuse è stato in salto nel buio, un dispendio economico notevole, che però valeva la pena fare. Ma oltre al mancato guadagno e alle spese organizzative raddoppiate chi ha giocato in pandemia ha comunque garantito strutture idonee e sicure.
Viene da chiedersi se nella provincia dove si respira Palio e cavalli per eccellenza non sia arrivato il momento in cui, almeno una struttura, al di fuori dal contesto del Protocollo che è storia a sé, possa garantire corse e riunioni a pelo e allenamenti in maniera continuativa, come altrove, perché si sia dotata di un fondo magari in all-weather.
Poi il 2022 ha riaperto porte e possibilità, i Palii di provincia hanno steso un calendario, fatto dove di rituali dove di tempi necessari agli addestramenti, in armonia, con la possibilità per tutti di gestire il percorso verso il Palio, ognuno il suo, nel rispetto di appuntamenti irrinunciabili, con scelte condivise, ad un tavolo comune. Le numerose date di Monticiano confortano, il meteo sarà, sui numeri importanti, per forza amico della nostra festa.
Lunedi 18, il lunedì di Pasqua, si corre a Legnano per gli addestramenti in prossimità del Palio e si estraggono le batterie del Palio di Sant’Antonio, il primo Palio nella storia centenaria di Buti e delle corse di cavalli, in Primavera.
