Audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario dell’amministratore delegato di Mps Guido Bastianini

“Alcuni impegni presi con l’Europa sono in alcuni aspetti di difficile realizzazione, anche solo perché è cambiato il mercato, e la banca ha iniziato a lavorare subito dopo l’estate, a settembre, sulla revisione del piano industriale”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena Guido Bastianini, nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche che si è svolta questa mattina. “Stiamo lavorando per dare una prospettiva di sviluppo e di crescita della banca nella versione attuale – ha proseguito – Mps sta facendo una revisione complessiva dei propri programmi di attività, della propria struttura dei ricavi, dei costi e patrimoniale nell’ottica di tener conto dei cambiamenti del mercato, che sono evidenti”.

“Conosciamo la situazione della banca, con molte complessità per lo più ereditate dal passato, ma sui ricavi, sull’andamento commerciale Mps ha una dinamica assolutamente apprezzabile, non molto diversa dai competitor e in alcuni casi migliore. Credo ci siano molte possibilità e prospettive di fare meglio – ha sottolineato l’amministratore delegato – aggiungendo che il piano industriale è un processo che richiederà qualche settimana, qualche mese per essere portato a buon fine”.

Bastianini ha anche parlato di Npl. La riduzione dello stock di crediti deteriorati messa in atto da Mps “è assai migliore di quella che era stato concordato con l’Europa, grazie a una serie di manageriali intraprese che hanno consentito di modificare l’assetto organizzativo, il sistema di controllo e della funzione creditizia. A fine 2017 – ha spiegato – l’esposizione rimane molto alto a 42,9 miliardi per poi passare a 16,8 miliardi nel 2018 e a 12 miliardi nel 2019. Nel 2020, “sta trovando finalizzazione un’ulteriore operazione di deconsolidamento di un rilevante portafoglio di crediti deteriorati” tramite l’operazione Hydra deliberata a giugno dal CdA, “e qui mi sento di sottolineare il lavoro intenso e proficuo svolto da tutto il CdA su questa tematica delicata”. La riduzione dello stockdi Npl passerebbe da 11,6 miliardi ad “appena” 3,5 miliardi e l’Npl ratio dal’11,8% al 4%, “molto sotto la media di sistema, quindi la situazione è in qualche modo positiva”.

 L’audizione che si è tenuta oggi in commissione di inchiesta sulle banche con l’Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Guido Bastianini, “mostra luci e ombre nella gestione di Mps e pone seri interrogativi sulla gestione fallimentare dell’allora banca privata”. E’ quanto fa sapere la presidente della commissione Carla Ruocco che in una nota solleva anche seri dubbi “sulla professionalità del management della stessa banca, sul mero rispetto della forma in danno della sostanza, sul necessario intervento riparatore dello Stato e sul ruolo che lo stesso deve avere una volta impiegate le risorse pubbliche e forse, anche, nell’attività di vigilanza sullo stesso intermediario”. La nota ricorda tra l’altro che l’audizione si inserisce nel quadro delle recenti trattative relative alla cessione della banca, delle vicende giudiziarie in corso e dei rumors di stampa, con l’obiettivo di approfondire talune operazioni effettuate dalla stessa banca che hanno richiesto l’utilizzo, anche in forma indiretta, di significative risorse pubbliche. “Grazie alle richieste puntuali – ha aggiunto Ruocco – la Commissione ha acquisito un set informativo più completo e aggiornato sui alcuni aspetti gestionali su cui si era soffermata anche la precedente Commissione presieduta dall’On. Casini e la cui documentazione è stata acquisita agli atti della nuova Commissione che ho l’onore di presiedere”. 

Il video completo dell’audizione, pubblicato da PupiaTv.

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