Il dg biancoverde a “Al Bar dello Sport”: “Più che vincere, vista l’imminente riforma dei campionato, l’obiettivo sarà salvarsi. Arrivare nelle prime posizioni vorrebbe dire entrare nella C unica”

Uno step alla volta. Il credo della Mens Sana Basketball Academy, dopo la ripartenza come sezione della Polisportiva, è sempre stato questo. Così, dopo il doppio salto dalla Promozione alla C Silver, sono arrivati prima una salvezza e poi un secondo posto concluso con la semifinale playoff e tanto rammarico, dopo aver chiuso la stagione con quasi l’80% di vittorie (27 su 34 gare). Adesso, al terzo anno in Silver, i biancoverdi dovranno scalare un ulteriore gradino. “Ma più che vincere il campionato, l’obiettivo è salvarsi”, spiega a “Al Bar dello Sport” il dg Riccardo Caliani, in riferimento all’imminente riforma dei campionati a partire già dalla stagione 2023-24. “Arrivare nelle prime posizioni – continua Caliani – vorrebbe dire entrare nella C unica, che sarebbe la quinta categoria perché poi ci sarà una B interregionale, una B nazionale a 32 squadre, una A2 e infine la Serie A. Ma le idee chiare non ce l’ha nessuno, forse nemmeno chi è chiamato a decidere. Aspettiamo i criteri di ripescaggio e poi faremo le nostre valutazioni”.

Caliani considera remota l’opzione ripescaggio, non tanto per la volontà della Polisportiva quando per una questione di tempistica. “Di solito non arrivano risposte prima di fine luglio-inizio agosto e a quel punto è difficile costruire un roster competitivo”. Intanto sono quasi conclusi i colloqui con i giocatori. “Stiamo parlando con tutti, ci siamo presi un po’ di tempo anche perché, purtroppo, abbiamo terminato in anticipo la stagione. Hanno fatto una stagione di altissimo profilo, il dispiacere nei loro occhi è tanto, so quanto ci tenevano. L’idea è di migliorarci, la sezione basket ha sempre provato a fare uno step in più”.

Particolare attenzione, sul mercato, andrà sotto canestro. “Eravamo partiti sapendo che poteva essere un ruolo scoperto. Abbiamo deciso di scommettere su Bovo, sulla tenuta di Sabia che fino a dicembre, quando ha preso il Covid, è stato il miglior lungo del campionato, su Iozzi che ha fatto una stagione di alto profilo, sulla crescita di Milano, sulla capacità di alcuni esterni, come Sprugnoli, di giocare come 4. Su quest’aspetto ci abbiamo riflettuto molto, anche l’innesto di Allemann andava in quella direzione. Alla prima esperienza in Italia ha incontrato delle difficoltà ma nel finale era in netta. Miglioreremo in questo ruolo perché vogliamo fare un passo avanti”.

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