Filippo Franceschini allenatore Virtus

Domenica inizia la C Gold di basket, con le tre senesi assieme. L’allenatore della Virtus: “Cecina, La Spezia e Castelfiorentino favorite. Ad Altopascio un bel banco di prova. Ecco il nostro obiettivo”

Ci siamo. Domenica comincerà il campionato di C Gold di basket, il primo della storia con tutte e tre le senesi assieme. E, nella griglia di partenza, è la Virtus a partire davanti alle altre. “Forse siamo più pronti, perché abbiamo avuto una preparazione lineare, senza grossi problemi – spiega Filippo Franceschini, coach della Stosa, a “Al Bar dello Sport” – abbiamo monitorato i ragazzi tutta l’estate, il diktat era di farsi trovare al raduno già in condizione perché a me piace partire subito forte. Però non conta solo la situazione a fine settembre. E poi le squadre si plasmano nei momenti di difficoltà che noi non abbiamo ancora avuto”.

Già, perché la Virtus arriva allo start forte di una preseason brillante, con tre vittorie su tre in Coppa Toscana e il passaggio ai quarti di finale: battute, agilmente, Laurenziana, Prato e Costone. “Sono sincero, non me l’aspettavo – prosegue Franceschini – anche se il Costone aveva tenuto fuori per precauzione Silveira e Terrosi. Sono contento perché non è scontato vincere in questo periodo, a maggior ragione con questi ampi margini”.

La Virtus debutta domenica alle 18 sul campo di Altopascio, vincitrice la scorsa stagione dei playoff di C Silver. “Una squadra neopromossa, temibile in casa. Una squadra dura, sporca e cattiva. Sarà un bel banco di prova. Noi dobbiamo andare forti di questo nostro precampionato”.

Qual è l’obiettivo del team rossoblu? “Se saremo bravi e competitivi, dovremo essere bravi a cogliere l’occasione. Ma non c’è nessuna dichiarazione iniziale, prima bisogna vedere che tipo di squadra siamo. È un ciclo nuovo, abbiamo inserito due giovani come Banchero e Caridi ed è stata una mia scelta, perché se dobbiamo ricostruire pensando al lungo periodo devi mettere dentro giocatori ambiziosi con un settore giovanile importante alle spalle. Ci sono ragazzi interessanti che possono stare tranquillamente in questa categoria e fare la differenza in futuro. L’essere giovani in certi momenti può essere un deficit ma ho la fortuna di avere un roster lungo. Se a volte può darti problemi di rotazione, dall’altra ti consente di avere energia, aggressività e forze fresche dalla panchina”.

Franceschini stila una griglia di partenza, indicando tre favorite (“se dovessi giocare un euro lo farei su Cecina, La Spezia e Castelfiorentino”) e mettendo dietro Agliana, Prato e Lucca, considerando poi Legnaia e Costone che “è la più fisica del campionato”.

Il coach virtussino torna poi alla scelta, in estate, di puntare su di lui. “Sono stato orgoglioso, contentissimo e sorpreso, non me lo aspettavo – confessa – stavo vivendo una situazione particolare, ero in contatto con una societa che mi aveva cercato, sempre in C Gold ma non a Siena. Avrei giocato contro la Virtus. Poi è arrivata la proposta e non ho esitato. L’ambiente è super, l’organizzazione è quella degli anni della B, il progetto mi piaceva perché si parlava di inserire ragazzi che avevo allenato nell’Under 19. Alla fine ero stato capo allenatore ad Asciano, Colle e San Giovanni Valdarno ma mai a Siena”.

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