L’antropologa ospite a Squilli la fe’: “La crisi come opportunità: le Contrade non si sono fermate. Ricerca fino al 2021”
Il Palio come “bene culturale immateriale dello Stato”: per questo, già da alcuni mesi, l’antropologa Katia Ballacchino, dopo l’incarico del Ministero per i beni e le attività culturali, da alcuni mesi “studia” Siena e i senesi. La ricercatrice è stata ospite della puntata di Squilli la fe’ su Gazzetta di Siena.
“Non vedo l’ora di vedere i due Palii – ha detto la ricercatrice -. Abbiamo allungato il periodo di ricerca proprio per attendere il momento finale. Il lockdown? Penso alla crisi come opportunità, sicuramente per Siena e per la ricerca lavorare sul ‘lutto comunitario’ comunque è un dato interessante che dice molto della città. Le Contrade non si sono fermate: come mi dicono spesso le Contrade senza Palio esisterebbero, viceversa no. La cosa molto interessante è che fino a marzo ho visto una città piena di emozioni, che ci avrebbe portato alle Feste titolari, alle emozioni, al Palio, poi invece si è spento tutto. E’ un’opportunità per capire il valore del Palio e relazionale di questa città”.
“Io sono la ricercatrice sul campo – ha spiegato -, poi c’è un Comitato scientifico con Ministero, archivio di Stato, Magistrato delle Contrade, Soprintendenza, Comune: c’è un apparato molto importante che rende la ricerca straordinaria. Si pensa a una prassi di tutela partecipata. Tradurre le dinamiche relazionali e profonde. La mia ricerca è un onore e un onere, questo procedimento è un esperimento, dipende dal mio lavoro e da come Siena deciderà di accogliermi: fin ad ora ho sentito molta apertura. Quando Siena comprende che c’è voglia di ascoltare, senza imporre visioni, la città è molto aperta”.
“L’antropologia – ha proseguito – è ricerca sul campo ed è il nucleo fondante di questa materia. Si prova ad entrare nel tessuto umano, non si parla soltanto dei due Palii, ma dei rapporti umani, della società, del quotidiano e delle emozioni. Vorrei entrare in punta dei piedi in una città come Siena, attraverso le Contrade e capire il patrimonio locale, il valore che ha Siena. E’ importante pensare a Siena come una comunità, che ha vissuto, grammatica e emozioni comuni. Tutto questi attraverso la quotidianità di un anno interno. Prolungheremo la ricerca per arrivare ai Palii del 2021″.
Ecco la puntata di Squilli la fe’.