Stagione sul finire e ritorno del Palio di Asti, questo il riassunto del primo week end di settembre.

Torna la corsa in Piazza Alfieri con molti conti da saldare della stagione e qualche spunto da cogliere per capire sul breve termine qualche movimento.

Ci saranno tutti i big, una volta riammesso anche Jonathan Bartoletti, dopo un lungo braccio di ferro interno ai vertici del Palio astigiano. Ci sarà ancora in Don Bosco Atzeni, con un cambio di cavallo all’ultimo tuffo, Aurus su Ribelle da Clodia, un lungo legame solido alle spalle coi gialloblù del rettore Scassa e la sua consueta determinazione. Poi Gingillo con Cristallo da Clodia, una accoppiata che fa sognare San Lazzaro, senza se e senza ma; Zedde è una vecchia volpe di Piazza Alfieri, un anno non brillante potrà essere la miccia giusta.

Tanaro presenta Caria con la sua scuderia ben fornita e di qualità, con Bagoga sugli scudi ed un borgo, quello tanarino, deciso a provarci davvero. Per Tremendo, dopo la vittoria di Ferrara, vincere ad Asti in un momento in cui tutti lamentano carenza di fantini, potrebbe essere la spinta giusta per un rientro nel giro che conta. Ma un’altra stella di scuderia Caria la presenta Torretta con Ballatisola e Silvano Mulas, sapranno i rossoblù dargli la “voglia” necessaria per fare vedere chi è ancora Mulas?

San Secondo già da tempo punta su Pusceddu ed i suoi cavalli; assente da Siena in luglio ed agosto, vittorioso a Legnano, questo Palio potrebbe essere già suo. Carlo Sanna gode della rinnovata fiducia di San Pietro, Vanda’, cavallo di nome e di classe, potrebbe portare finalmente la vittoria ai rosso verdi ed il riscatto alla sua annata segnata dalla sfortuna.

Tolte le 6 accoppiate di punta per completezza e qualità ci sono un’altra serie di questioni da tenere d’occhio… Ares per esempio in Santa Maria Nuova con Ambra da Clodia, Siri per Nizza Monferrato con Calliope e Zaminde, Piras in San Damiano su Zeniossu, lo stesso Bartoletti che sembra prepararsi ad un Palio low profile.

Occhi puntati  poi sui possibili outsider di lusso, Chiavassa per Baldichieri con i cavalli di Scuderia Sampieri, Coghe per San Paolo con Assalto e Topalli in Santa Caterina con Red Riu (una finale per lui sarebbe la favola più bella).

Manca un rione da appuntare, quello di San Rocco e San Martino, forse l’accoppiata più  completa e che accende la curiosità di  tutti, Gavino Sanna, all’esordio ad Asti, e Anda e Bola. Su Gavineddu abbiamo versato ormai tutti fiumi di inchiostro, ed ogni volta o quasi, all’esordio in un Palio ci ha semplicemente fatto vedere di cosa è capace, senza tanti fronzoli. Su Anda e Bola, cavallo di qualità e che facilmente si adatta ai percorsi più differenti, la pista darà domenica il suo responso.

Oggi le previste, poi prenderà il via il Palio di Asti, città dove l’attesa, per i Palii più importanti, è stata la più lunga. Non si corre dal settembre del 2019.

Sarà l’ultima” licenza di correre” di Michele Gandolfo, Capitano del Palio, un momento toccante e da non perdere per chi ha avuto modo di conoscerlo e confrontarsi con lui.

Poi la corsa con di nuovo Renato Bircolotti a gestire le danze di tre batterie e una finale, la più importante di sempre, col ritorno al Palio unico a 21 contrade.

Ma Asti, con Rasero il sindaco  paliofilo, guarda già avanti; un grosso cambiamento nel modus operandi di questo Palio sembra prospettarsi, la Tratta .

Eleonora Mainò
Nata sotto il segno dei pesci. Narratrice di storie di polvere e provincia e uomini di cavalli. "L'aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo" ( proverbio arabo)

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