Raffaele Ascheri è stato ascoltato oggi in audizione, a Roma, dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi

“E’ stata un’occasione di confronto approfondita (il colloquio è durato quasi due ore e mezzo ndr). Avrei voluto dire molto di più, ma sono stato sollecitato alla sintesi e, per rispetto istituzionale, ho tagliato due terzi di quello che mi ero preparato. Comunque sono ampiamente soddisfatto”.

Parla così Raffaele Ascheri, che oggi è stato ascoltato in audizione, a Roma, dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, che lo ha voluto sentire in merito al libro che ha scritto sulla vicenda della morte del responsabile della comunicazione di Banca Mps: “Cronaca di un suicidio (annunciato)“, uscito a luglio.

“Ho fatto un excursus su quelli che secondo me sono i punti salienti della storia – ha aggiunto – e spero di aver contribuito a fugare i diversi dubbi che la commissione ha sulla tesi della magistratura, anche perchè quello che io dico è tutto documentato. E credo di aver dimostrato, tra il libro e questa “chiaccherata”, che quello che è stato fatto dopo la morte del povero David è una delle più clamorose ricostruzioni mediatiche che io conosca, una bufala pazzesca“.

La commissione è stata due giorni a Siena la scorsa settimana, per vedere i luoghi della tragedia e parlare con i testimoni: la moglie di David Antonella Tognazzi, il fratello Ranieri Rossi, gli amici e colleghi Mingrone e Filippone, poi Lorenza Bondi e Massimo Riccucci. E al termine della visita senese i parlamentari si sono detti perplessi su alcuni elementi che hanno portato alla tesi del suicidio, criticando in maniera nemmeno troppo velata il lavoro svolto nelle due inchieste poi archiviate. Ed hanno annunciato anche una nuova perizia tecnica con il supporto di un manichino per simulare la caduta di David dalla finestra del suo ufficio, la sera del 6 marzo 2013.

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