Il sindaco De Mossi ha preteso spiegazioni sull’incontro tra i monturati dell’Aquila e i ciclisti delle Strade Bianche, che non avrebbe dovuto verificarsi

Non doveva succedere. Il corteo della Nobile Contrada dell’Aquila che faceva il giro delle consorelle e i ciclisti che partecipavano alla Gran Fondo Strade Bianche domenica scorsa, non si sarebbero dovuti incontrare. E, dal momento che è accaduto, è risultato evidente a tutti che qualcosa nell’organizzazione non aveva funzionato. Probabilmente un errore di calcolo negli orari, che poteva però essere pericoloso, se i dirigenti della Contrada non fossero stati bravi a calmare subito le tensioni che si erano create e i contradaioli.

Il sindaco Luigi De Mossi aveva da subito stigmatizzato quanto accaduto, ribadendo che “non sarebbero tollerati atteggiamenti irriguardosi nei confronti delle Consorelle, oltretutto in momenti di grande importanza per la vita contradaiola”. E, dopo aver incontrato il giorno successivo al fattaccio, il Priore dell’Aquila Squillace e il Rettore del Magistrato delle Contrade Rossi, ha preteso spiegazioni dal Comandante della Polizia Municipale Tafuro, che ieri è stato richiamato dalle ferie e convocato nell’ufficio del primo cittadino. E al termine del confronto Tafuro avrebbe lasciato il comando della Municipale, affidato al momento al vice Manganelli

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