San Gimignano

Abbiamo incontrato il presidente dell’Apd San Gimignano per parlare della situazione delle strutture sotto le torri alla luce del caro-bollette. In Consiglio comunale approvato all’unanimità un odg per dare sostegno economico alle associazioni colpite dai rincari della bollette

I rincari delle bollette di acqua, luce e gas stanno colpendo famiglie e imprese e anche le associazioni e le società che si occupano di portare avanti lo sport a livello professionistico e dilettantistico. Nelle scorse settimane era stato sollevato il caso, tra gli altri, della piscina dell’Acquacalda di Siena, e, nei giorni scorsi abbiamo parlato con Roberto Bagnai, il presidente dell’Associazione polisportiva dilettantistica San Gimignano (Apd San Gimignano) per approfondire la situazione delle strutture in concessione sotto le torri.

Qual è il futuro per lo sport dilettantistico davanti allo scenario dei prezzi energetici fuori controllo?
“Questo sarebbe potuto essere l’anno della ripartenza con la speranza di una pandemia che si spegne e un ritorno alla normalità senza distanze o timori di contagio. La programmazione per la ripresa di ogni sport avviene a settembre, ma nel mese appena concluso è stata turbata dagli aumenti stratosferici delle bollette energetiche che condizionano sia le famiglie, che pagano la quota sportiva, sia le associazioni che hanno gli impianti in concessione. La nostra Polisportiva ha scelto di non aumentare le tariffe e le quote degli atleti rispetto degli ultimi anni, valutando il principio per il quale, al proprio interno, lo sport è sempre stato aperto ad ogni ceto sociale: l’aumento proporzionale delle mensilità e dei servizi porterebbe ulteriore difficoltà alle famiglie che già dovranno coprire le bollette di casa, con la conseguenza del rischio di abbandono ed una attività praticata solo da ‘benestanti’.

“Infatti abbiamo il dovere di difendere la pratica sportiva, soprattutto dei giovani. Per un’associazione dilettantistica come la nostra, che non dà nessun rimborso agli atleti di nessuna categoria, sarebbe una grave sconfitta interrompere l’attività o chiudere un impianto in concessione a causa del caro-bollette, vedere bruciare in due mesi i risparmi di anni a causa di scelte tardive. Chiediamo alla politica nazionale di tirarci fuori da questa situazione, se non vorrà distruggere tanto di ciò che è stato costruito, con fatica, dal popolo dilettantistico: il popolo dilettantistico, infatti, nella pratica sportiva è ricompensato solo dalla propria passione, andando oltre alle continue vessazioni burocratiche ed amministrative che ogni anno aumentano e peggiorano la pratica e l’umore”.

Con l’Amministrazione comunale abbiamo piena collaborazione e si è dimostrato attento e sensibile ed è pronto a intervenire per quanto possibile, come dimostrato anche nella discussione dell’ordine del giorno ‘Sostegno economico alle associazioni colpite dai rincari per bollette luce, acqua, gas e carburanti’ discusso e votato all’unanimità nel Consiglio comunale dello scorso 27 settembre”.

“L’allarme è da bollino rosso che più rosso non si può. Troppo silenzio intorno a questo tema, nessuno pianga lacrime di coccodrillo se il futuro ci porterà alla distruzione dei valori morali, etici e sportivi costruiti fin qui e, già, in parte danneggiati dalle conseguenze della pandemia”.

“Abbiamo inviato atleti, allenatori, dirigenti e collaboratori a porre grande attenzione nel limitare qualsiasi spreco di acqua, luce e gas durante lo svolgimento della propria attività sportiva. Il privilegio di cui godiamo nel poter fare lo sport che ci piace va difeso affinché non si arrivi più avanti a spiacevoli limitazioni. Piccoli gesti e attenzioni: quando si esce da spogliatoi, bagni e magazzini, dopo il loro uso, si deve spegnere la luce; non sprecare l’acqua sotto la doccia. La palestra è la ‘nostra casa’ e dobbiamo comportarci come in ‘casa nostra’”.

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