Saranno pronti a fine marzo gli anticorpi monoclonali che il team della Fondazione Toscana Life Sciences sta sviluppando per contrastare il Covid-19

Saranno disponibili a fine marzo, con molta probabilità, gli anticorpi monoclonali che il team di giovanissimi della Fondazione Toscana Life Sciences sta sviluppando per cercare di neutralizzare il Covid-19. Lo ha rivelato il professore Rino Rappuoli, coordinatore MAD Lab di Toscana Life Sciences, in occasione della cerimonia conclusiva della raccolta fondi “Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domani” promossa da Unicoop Firenze, Coop Alleanza 3.0, Coop Centro Italia, Unicoop Tirreno, Coop Unione Amiatina e Coop Reno.

I ricercatori della Fondazione Tls hanno infatti individuato e sviluppato anticorpi monoclonali in risposta all’infezione da Covid-19 . Un progetto che parte da lontano: “Circa un anno e mezzo fa -ha raccontato Rappuoli- quando negli ospedali di Pisa e Lucca ci sono stati una serie di casi di persone infettate da batteri resistenti a tutti gli antibiotici esistenti oggi”.

Una situazione che ha spinto il professore a sviluppare terapie alternative: ”Ho deciso di mettere su un laboratorio che facesse anticorpi da trattare come terapie di emergenza per questi casi. Ci è voluto circa un anno e grazie ai finanziamenti della comunità europea il progetto è stato avviato. A gennaio 2020 eravamo pronti con una squadra di ragazzi giovanissimi che abbiamo riportato in Italia. Poi è arrivato il Covid ed abbiamo così deciso di applicare lo stesso studio sui monoclonali a questo virus. Grazie alla collaborazione con lo Spallanzani di Roma, abbiamo sviluppato i monoclonali, li abbiamo prodotti, abbiamo trovato una ditta per produrli in larga scala e, a breve, andremo nella clinica”.

Al momento, come chiarisce lo stesso professore: “La squadra è impegnata a portare avanti il progetto. Nel frattempo, però, è venuta fuori la variante inglese del virus quindi stiamo cercando di capire se queste modificazioni sono suscettibili ai monoclonali. Stiamo studiando le mutazioni, per prevenirle e produrre un anticorpo che riesca a coprire le varianti del Coronavirus. Saremo pronti con gli anticorpi monoclonali da fine marzo“.

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