Il presidente del Consorzio Vino Chianti commenta la normativa irlandese che permetter di mettere su vino e altri alcolici alert sanitari come accade per le sigarette

Se la norma dovesse essere adottata da altri Paesi sarebbe un danno inestimabile”. Così Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, commenta il via libera dato dall’Unione Europea alla normativa irlandese che introduce la possibilità di mettere su vino e altri alcolici alert sanitari in etichetta come accade ora per le sigarette.

“Il vino è il prodotto dell’agroalimentare italiano più conosciuto e apprezzato al mondo, etichette simili sulle bottiglie provocherebbero un gravissimo danno di immagine al Paese ed economico a tutto il settore, senza peraltro basi scientifiche: che il vino di qualità bevuto in giuste quantità faccia male e provochi tumori e malattie non è affatto dimostrato. L’Irlanda non è uno dei più grandi importatori di vino, ma il rischio è che la Comunità Europea faccia sua una tesi del genere, prendendo una strada irragionevole e dannosa”.

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