Ufficializzata la nomina dell’attuale direttrice della Casa circondariale di Volterra anche a San Gimignano

La notizia era nell’aria da tempo, ma adesso sembrerebbe esserci l’ufficialità. Sarà la dottoressa Maria Grazia Giampiccolo a guidare la Casa di Reclusione di San Gimignano.

Succederà all’ex direttore Giuseppe Renna che ritorna da titolare ad Arezzo.

Giampiccolo, attuale direttore del carcere di Volterra, avrebbe già la nomina ministeriale a seguito del bando di concorso nazionale.

La nuova direttrice di Ranza è una figura molto apprezzata a Volterra, dove opera da anni, e dove ha seguito numerosi progetti. Oltre infatti al più conosciuto, nonchè reclamizzato, “Teatro in Carcere”, molte sono le attività seguite presso la Fortezza del Maschio di Volterra, dalle cene galeotte, alla scuola in carcere, ai corsi di cucito e dei mestieri, ma anche veri e propri giardini per i detenuti che vogliono dedicarsi all’agricoltura. Il risultato, silenzioso, sono molti ex degenti che sono ormai integrati nella vita lavorativa cittadina volterrana, spesso con piena riabilitazione umana.

Anche a San Gimignano Giampiccolo non è un volto nuovo: spesso infatti è stata chiamata a sostituire il direttore, impegnandosi nelle vicende di Ranza da tempo.

Entro la fine di Marzo la dottoressa Maria Grazia Giampiccolo dovrebbe fare il suo ingresso ufficiale, conservando anche la guida della Casa circondariale volterrana.

Non pochi i problemi che dal giorno dopo dovrà incontrare, per una struttura di alta sicurezza, che conta circa 280 degenti, e con non pochi problemi interni legati alle vicende note del personale.

Una scelta che va nella direzione della continuità ma anche della stabilità, che vede ancora una volta legate le città di San Gimignano e di Volterra, già unite dall’ambito turistico Valdelsa Valdicecina, per una storia istituzionale che ha anche un importante impatto socio-economico a livello territoriale.

Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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