Mercoledì 2 marzo, sul palco del Teatro dei Rinnovati, la Compagnia teatrale ‘Il Grappolo’ e dell’Istituto Musicale Rinaldo Franci andranno in scena con ‘Histoire du soldat’

Passato e presente si incontrano a teatro. Quello che nasce è uno spettacolo poetico che tra musica, prosa e danza mette in scena l’arte senese in una capolavoro senza tempo. Mercoledì 2 marzo il Teatro dei Rinnovati alza il sipario su ‘Histoire du soldat’, il nuovo appuntamento della rassegna ‘Siena Città Aperta’ che porterà sul palco la straordinaria collaborazione tra la Compagnia teatrale ‘Il Grappolo’ e l’Istituto Musicale Rinaldo Franci.

Il progetto delle due realtà senesi è la messa in scena di uno di capolavori di Igor Stravinskij composto nel 1918 con il librettista Ramuz. La storia prende spunto due fiabe popolari russe come variante della leggenda di Faust. L’’Histoire du soldat’ riguarda l’umanità nel suo complesso e, in particolare, il tema dell’impossibilità dell’uomo di sfuggire al proprio destino.

Dalle guerre, ai rifugiati fino alla pandemia, lo spettacolo racconta temi del passato, oggi più attuali che mai. “È stato il caso – ha detto Marco Bonucci, presidente della Compagnia ‘Il Grappolo’ – che ci ha portato a riproporre argomenti così moderni e attuali sul palco dei Rinnovati. Stravinskij – ha spiegato Bonucci – dopo la Rivoluzione Russa, divenne profugo con la famiglia in Svizzera e, privato di tutte le sue proprietà, cadde in serie difficoltà finanziarie. Fu allora che con lo scrittore Ramuz, ideò come mezzo per superarle, un’opera teatrale dalla rappresentazione semplice ed economica. Perfetta per essere riprodotta nei villaggi della Svizzera”.

“È così che nacque ‘Histoire du soldat’, un progetto mai realizzato, però, a causa della Spagnola, la pandemia che colpì l’Europa dal 1918 al 1921. Sono passati cento anni – ha continuato Marco Bonucci – ma anche noi, a causa dell’emergenza sanitaria abbiamo dovuto rimandare di due anni la rappresentazione dell’opera. Oggi, finalmente, torniamo a teatro e per la nostra Compagnia è la prima volta dopo il periodo di stop forzato“.

L’emozione del ritorno sulla scena si somma, per me, a una grande soddisfazione: quella di portare ai Rinnovati uno spettacolo che sognavo di interpretare davanti al pubblico da almeno 40 anni. Nel 2020 – ha detto il presente della Compagnia – ho proposto l’idea e la realizzazione dell’opera è nata grazie alla regia di Lucia Donati. Con ‘Histoire du soldat’ interpretiamo un dramma collettivo, uno spettacolo intenso dove ogni spettatore si sentirà parte di quello che raccontiamo”.

‘Histoire du soldat’ è musica, danza e prosa. “La musica – ha sottolineato Bonucci – è sicuramente l’elemento centrale dell’opera che, nel nostro caso, sarà interpretata da otto giovani strumentisti del Conservatorio Franci. I musicisti saranno parte della scena insieme a un narratore, un soldato e una ballerina. Questi elementi appartengono alla struttura originale dell’opera. Noi abbiamo aggiunto, da un’idea della regista, una serie di ombre cinesi che creano un ambiente fiabesco capace di mettere in evidenza le due fiabe popolari russe da cui Stravinskij prese ispirazione per scrivere l’opera”

“Il ritorno a teatro – ha concluso Marco Bonucci – è una grandissima emozione per tutti noi. Abbiamo messo molto impegno in questo spettacolo e siamo entusiasti di tornare a vivere la scena in uno spettacolo inteso e poetico reso tale anche dal lavoro del Franci. È stata una collaborazione molto stimolante. Dopo la tappa senese porteremo lo spettacolo in giro per l’Italia. Anche se la situazione attuale resta non facile, contiamo su un pubblico presente e coinvolto”.

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