Risarcimenti previsti anche per danni avvenuti negli ultimi tre anni, oltre a contributi in ottica prevenzione

È stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale una nuova legge dedicata al mondo dell’agricoltura: interventi a sostegno delle imprese a cui si aggiungono gli indennizzi per danni da fauna selvatica nelle riserve naturali regionali, oltre a risorse per attività di prevenzione all’interno delle riserve stesse.

A illustrare il testo il presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd), che ha parlato di un provvedimento che giunge “finalmente” a risolvere una questione sul tavolo e di “aspetti sostanziali per efficacia e di giustizia indennizzatoria” delle modifiche varate in commissione. Saranno gli Atc, previa stipula convenzione, ad erogare gli indennizzi per danni agricoli all’interno delle riserve regionali. Inoltre, per quanto riguarda la copertura finanziaria dei danni, si è riconosciuto nelle nuove norme non solo il periodo successivo all’entrata in vigore della legge al voto, ma anche il passato, e precisamente il tempo decorso dall’1 gennaio 2016, quando la competenza sugli indennizzi è passata alla Regione (l.r.22/2015) fino all’entrata in vigore del testo votato.

Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale, che ha salutato il testo come una “questione molto sentita nel territorio senese” commenta: “La nuova legge, frutto di un’attenta revisione anche attraverso gli emendamenti che ho presentato, indica risorse per il passato e per i primi tre anni di operatività per i risarcimenti nelle riserve regionali, per le attività di prevenzione all’interno delle riserve e a favore degli Enti parco. Una norma che il mondo agricolo aspettava da tempo e che produce una semplificazione grazie all’uniformazione delle procedure”. “Non è una mancia elettorale – ha aggiunto -, è una questione complessa. Noi consiglieri possiamo svolgere la nostra funzione fino all’ultimo giorno, per fare leggi giuste che facciano il bene dei cittadini.”

Non ha votato a favore Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), che pur ritenendo importante che anche gli agricoltori all’interno delle riserve possano avere le tutele al pari di quelli in altri territori, considera che “gli Atc non sono soggetti pubblici e ci pare sbagliato che siano i cacciatori a gestire il ristoro dei danni”. Non convinta anche Serena Spinelli (gruppo Misto) che sostiene che “la modalità di valutazione deve rimanere pubblica”.

Simone Bezzini (Pd), che ha presentato gli emendamenti in commissione, ha confermato “la complessità di un testo all’apparenza semplice e che dà risposte a istanze che hanno radici lontane”. E’ importante “valorizzare al meglio” le riserve naturali con le attività che vi si svolgono all’interno e gli Atc , ha precisato Bezzini, sono “strutture che già fanno rilevazione di danni”, questione praticità.

Si astiene Maurizio Marchetti (Forza Italia), domandando come mai “in questi anni la legge non è stata fatta, e si fa ora alla soglia delle elezioni: “quale era il problema?”, mentre Roberto Salvini (gruppo Misto) ha votato a favore, affermando che “la è arrivata in ritardo, ma per fortuna è arrivata”. Il consigliere ha auspicato che se ne faccia “un’altra che stabilisca la densità della fauna che il nostro territorio può sopportare”.

Baccelli, intervenendo in chiusura, ha precisato che la legge è “finalmente” arrivata e che “grazie alla Regione si sono recuperati gli anni trascorsi”. Il testo originario prevedeva fossero gli Enti Parco a farsi carico degli indennizzi, ha ricordato Baccelli, con rischio di “inefficacia”.


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